11 alberi per la vita di Saione

ORA SPOSTANO Francesco e il lupo. ALBEROFOBIA NO! DEMOS sostiene la campagna del Comitato di piazza SAIONE

Sono là, maestosi, in piazza Saione. Sono 11 alberi  che rendono salubre una delle zone di Arezzo più popolate dalle nostre comunità. Quartiere “giovane” Saione, quartiere che vogliamo interdipendente. Di Saione DEMOS si occupa da anni con idee e proposte, ha promosso un progetto di buon governo territoriale, d’interculturalità e sicurezza sociale:

La Casa dei Popoli in via Filzi per Formazione e informazione, la nuova Caserma dei Vigili urbani in via Tagliamento, il posto fisso del Carabiniere di Quartiere nell’ex Chiosco del Parco Mancini, il piano parcheggi e la mobilità dolce per il quartiere “asfissiato” dal traffico e da “parcheggio selvaggio” da coordinare con commercianti e categorie economiche.

Ora la Giunta comunale soffre di ALBEROFOBIA, anche in piazza Saione.

IN QUESTE ORE ARRIVANO con il CAMION E SPOSTANO la STATUA di FRANCESCO e il LUPO.

11 alberi da tagliare dice la Giunta comunale, 11 alberi da salvare dice DEMOS.

Stupisce la voglia matta che la Giunta ha di tagliare alberi, senza sentire i cittadini, senza avviare un preventivo serio percorso partecipativo, al di là di qualche scarno avviso. Per Saione è tempo di una Convenzione di Comunità di Quartiere. Da tempo DEMOS propone la formazione dei Consigli Comunitari di Arezzo, innovazione e modernità di una città che coniuga partecipazione e democrazia comunitaria.

Lavoriamo per il presente e il futuro di Arezzo, per Arezzo verde!

Il moto spontaneo dei cittadini di piazza Saione, quartiere decisivo per lo sviluppo interculturale  e la sicurezza sociale di Arezzo è una gran bella notizia. È un impegno di partecipazione solidale attiva, di grande sensibilità ambientalista, per la salute di tutti. Quegli 11 alberi sono ormai “monumentali”, fanno da scorcio paesaggistico alla bella statua di “Francesco e il lupo”, QUELLA CHE ORA stanno spostando, sono salute e decoro per una piazza che altrimenti sarebbe spoglia e senza verde.

Siamo insieme, ancora una volta, ai cittadini di Saione.

DEMOS sostiene il comitato di Piazza Saione.

SALVIAMO 11 alberi, la Giunta ci ripensi.

Con i cittadini di piazza Saione, tutti insieme, SALVIAMO 11 alberi per la vita di Saione.

Ufficio Stampa
DEMOS Osservatorio cattolici democratici

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2 COMMENTI

  1. La città è dei cittadini che la formano . Si fanno i lavori che occorrono, che sono necessari, rispettando il passato e pensando al presente e al futuro. Non si buttano dalla finestra i soldi a disposizione. Si ascolta chi abita lì e con questi si pianifica il da farsi. Ascoltate di più le persone!!! Usate la vostra testa e non il portafoglio degli altri . Se c è un reale problema di incolumità, di malattia, …altrimenti lasciateli lì!!!! Ripristinate altre aree e zone. Aprite gli occhi e guardatevi intorno. Tenetele bene queste aree verdi di aggregazione! Tenetele pulite, potate le piante , manutentate panchine, tavoli, giochi ,
    liberate i fossi e i tombini dalla sporcizia , pulite i cestini, mantenete buone le strade, …. datevi da fare. Andate in giro e guardate ….se usate gli occhi invece dei fogli di carta, le pec ed i cellulari forse abbiamo ancora speranza.

  2. Su che basi scientifiche l’assessore Casi definisce le piante “Potenzialmente pericolose”, questa affermazione e’ priva di fondamento: Il Cupressus semprervirens varieta’ piramidale ha una profonda radice fittonante che lo rende ancorato al terreno ,molto stabile e resistente al vento.
    In base a valutazione visiva non c’e’ presenza del fungo Coryneum cardinale , importato dall’America attraverso le cassette di munizioni che provoca il cancro del cipresso ,ne’ dell’afide Cinara Cupressi che provoca arrossamenti delle foglie e seccume.. Pertanto le condizione delle piante sono buone e non c’e’ bisogno di fare verifiche di tipo strumentale, come la tomografia sonica o le prove dendrodensitometriche o quelle di trazione.Gli alberi non denotano problemi sanitari , morfologici,statici significativi , sono in classe A “Classe di propensione al cedimento” secondo i parametri definiti dalla Sia(Societa’ italiana di arboricoltura) in una scala che va da A (trascurabile) a E (estrema) .Poi come si puo’ abbattere il cipresso che e ‘, pianta tipica toscana, basta guardare i turisti che si recano nella val d Orcia per sostituire con il Pyrus Pyraster!!!

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