15 ottobre 2021
Entra in vigore il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri il 16 settembre scorso (“un decreto per continuare ad aprire” commentò il premier Mario Draghi), poi firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che impone a tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che di quello privato, l’obbligo del possesso del certificato verde per svolgere la propria attività professionale a partire dal 15 ottobre e fino ad almeno il 31 dicembre, data di scadenza dello stato di emergenza.
Chi non è in regola rischia una multa che va da 600 a 1.500 euro (i lavoratori) e da 400 a mille euro (gli imprenditori).
Oggi, a distanza di due anni, che cosa hanno in comune le seguenti affermazioni?
– con l’euro lavoreremo un giorno di meno;
– con la Brexit la Gran Bretagna finirà in povertà;
– con l’embargo la Russia resisterà al massimo quattro mesi;
– non ti vaccini, ti ammali e muori;
– il Green Pass è libertà;
– gli immigrati ci pagheranno le pensioni.
“Il Parlamento era di 630 deputati, votammo contro in 33“.
E’ un ricordo ancora nitido quello del Sen. Claudio Borghi sulla votazione a favore del Green Pass per i lavoratori.