Domani, venerdì 28 aprile, presidio Cgil, Cisl e Uil di fronte all’ospedale San Donato con inizio alle ore 12. “E’ una delle iniziative che abbiamo programmato a livello locale in vista del 6 maggio – ricorda Gianmaria Accia, segretario provinciale della Fp Cgil – . I sindacati confederali CGIL, CISL e UIL hanno unitamente deciso una fase di mobilitazione unitaria con una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori che culminerà con tre manifestazioni interregionali. Quella per il centro Italia sarà la prima e si terrà il 6 maggio a Bologna. L’obiettivo è ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali”.
Un capitolo della piattaforma sindacale è dedicato proprio alla sanità. Settore che Cgil, Cisl e Uil giudicano “in piena emergenza”. “Se non si cambia direzione subito, il sistema pubblico rischia di saltare. La pandemia ha messo in evidenza gli effetti dei tagli che si sono costantemente prodotti negli ultimi 20 anni, e anche i fondi del PNRR – con il blocco delle assunzioni – non riusciranno a garantire il rilancio della sanità pubblica”.
“La condizione sia di medici, infermieri, operatori che dei cittadini che ne hanno bisogno non è più sostenibile. È necessario l’incremento del livello di finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale. Non è più rinviabile un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazione del personale precario, così come va garantito il rafforzamento della sanità territoriale e dei servizi di prevenzione e ospedalieri, il superamento dei divari territoriali, a partire dal Mezzogiorno. Va sostenuta con determinazione la legge sulla non autosufficienza con risorse adeguate, anche attraverso un fondo nazionale pubblico di natura universale”.