di Stefano Pezzola
โEvitare ogni forma di discriminazione, anche indiretta. Le norme vanno attentamente mediate e calibrate per garantire equa tutela. Soprattutto se rivolte a persone di minore etร che, dopo due anni di emergenza sanitaria, continuano a scontare tutto il disagio e le drammatiche conseguenze della marginalizzazioneโ.
ร un appello forte quello che lancia la Garante per lโInfanzia e lโadolescenza della Toscana, Camilla Bianchi.
Una richiesta di reale attenzione verso โsoggetti invisibili a cui sono state richieste rinunce e sacrifici altissimi in un delicato e fondamentale momento di crescita e sviluppo. Ciรฒ ha ed avrร comprovate ricadute negative sul benessere fisico e mentale, incidendo pertanto gravemente sulla loro vita e su quella di una comunitร interaโ.
Lโappello nasce dalla presa di posizione di molti genitori che nelle loro segnalazioni alla Garante sottolineano che dopo due anni senza socialitร e condivisione, senza attivitร fisica e ricreativa, senza insegnamento reale, due decreti del governo stanno limitando fortemente diritti costituzionali quali lโistruzione e lโeducazione o lโaccesso ad attivitร sociali.
Il decreto legge 229/2021 vieta le attivitร sportive, culturali e ricreative ad oltre 28mila ragazze e ragazzi con certificazione verde con vaccinazione in scadenza o non vaccinati per motivi di varia natura.
Il decreto (5/2022) poi, disciplina la gestione dei casi di positivitร a scuola introducendo โmisure differenziateโ a seconda dello stato vaccinale degli alunni.
Queste misure, adottate evidentemente per contrastare e contenere la diffusione dellโinfezione da Covid, sono prese a garanzia della salute pubblica โma esiste anche il diritto allo sport e allโeducazione. La condizione vaccinale delle persone di minore etร non puรฒ essere un discrimine al godimento di diritti costituzionali ampiamente sanciti e riconosciuti. Peraltro non esiste obbligo di immunizzazione per questa fascia di etร ed essendo minori non hanno neanche facoltร di sceltaโ fa notare la Garante investita da centinaia di richieste di aiuto di genitori.
Sono quasi 10mila quelli che, in tutta Italia, hanno cercato una interlocuzione col Governo e che oggi stanno avviando azioni legali perchรฉ rimasti inascoltati.
Gli stessi e altri ancora hanno scritto, e stanno ancora scrivendo, a Bianchi che nel rispetto delle proprie competenze โ secondo la legge 26/2010 la Garante non ha alcun potere normativo sia primario che secondario โ sta portando avanti, non da oggi peraltro e non solo per queste specifiche problematiche, una โconvinta attivitร propositiva e di sensibilizzazione verso i vari livelli istituzionali, evidenziando le molteplici criticitร che stanno ancora vivendo le persone di minore etร โ.
Sulle limitazioni a sport e didattica in presenza in particolare, Bianchi ha inviato due lettere al Governo nazionale e regionale rappresentando la posizione di questi genitori.
โIn merito al decreto 229 tutti ritengono โ ha riportato la Garante nelle missive inviate al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, ai ministri dellโIstruzioneย e della Salute Patrizio Bianchi e Roberto Speranza, alla sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali, ai presidenti di Giunta e Consiglio della Toscana Eugenio Giani e Antonio Mazzeo, agli assessori regionali alla Sanitร , allโIstruzione e alle Politiche sociali Simone Bezzini, Alessandra Nardini e Serena Spinelli e a tutti i consiglieri dellโAssemblea legislativa toscana โ ingiustificato e ingiustificabile non aver considerato quanto lo sport sia fondamentale nella crescita dei giovani e nella formazione dei futuri cittadini italiani e non si sia di conseguenza ritenuto doveroso mettere in atto ogni sforzo perchรฉ nessun ragazzo che pratica attivitร sportiva debba essere fermato, piuttosto che incoraggiato e sostenuto ad andare avantiโ.
ร necessario che le autoritร competenti, scrive la Garante โprevedano disposizioni normative che, efficacemente mediate e calibrate, siano in grado di ridurre in modo significativo le gravi criticitร che le persone di minore etร stanno attraversandoโ. Anche per โgarantire equamente, e non in modo differenziatoโ, diritti fondamentali chiaramente indicati e tutelati dallโarticolo 3 comma 1 della Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo, ratificata dallโItalia con la legge 176/1991, in cui si dispone espressamente che โin tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autoritร amministrative o degli organi legislativi, lโinteresse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminenteโ.ย
Bianchi ricorda anche la โnetta posizione assunta da Amnesty International, con cui si esorta il Governo Italiano a non utilizzare il green pass a scopi discriminatoriโ.