Avrei voluto scrivere questo articolo un mese e mezzo fa, ma l’ho trattenuto in tastiera, pensando che in un momento di machismo offensivo-difensivo della guerra in Ucraina, sarei passato per un Boy-Scout con la margheritina in bocca, Romantico Teorico.
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Poi ieri sera il bel film su Gandhi, mi ha dato la spinta, perché è di lui che un mese fa volevo parlare.
Mi chiedo quante persone hanno solo detto:
Oh che bel film, ha preso Oscar…
oppure che congiungendo Punti Invisibili
hanno vestito la guerra ucraina immaginandola con le modalità di combattere di Gandhi.
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Una indagine tra gli spettatori darebbe la percentuale di quanti, dopo la cappa di piombo mediatica del Covid,
sono entrati diritti diritti, caldi e preparati mentalmente – nel senso di passività – nella narrativa monocolore di questa guerra,
che prevede anche qui forti dosi di immagini che occludono la mente spremendo l’emozione,
ma l’Emozione non è la migliore amica della Lucidità di Pensiero.
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Sintesi di un Dramma, evitabile se si esce dagli schemi
Vero: la Russia ha dato il LA al macabro scenario,
ma Zelensky ha dato il DO di PETTO, la gran cassa affinché lo scenario ingrossasse,
ed ora per non apparire condottiero perdente – secondo i vecchi canoni di far guerra – non molla e non chiede maggiore diplomazia, ma maggiori armi.
Lui è figlio di una operazione raffinata di messa al potere – certamente è stato votato – con arte di marketing politico, con dietro gli USA. Poi è stato drogato dalla NATO, dall’Europa, dagli USA facendo credere a lui un appoggio totale non possibile.
Lui ha talmente pompato il proprio popolo alla resistenza che ora cedere di mezzo metro sarebbe un danno di sua immagine.
La Russia ha offerto la Vita Salva ai 2500 militari asserragliati alle acciaierie di Mariupol, e Zelensky ha fatto scadere l’ultimatum, negando, al momento, la richiesta degli asserragliati ad arrendersi. Pazzia. Pensa forse che la coerenza di fronte a 2500 Vite vada mantenuta?
La VITA VA AVANTI A TUTTO, i patriottismi di eroi di altri tempi lasciamoli alle storie romanzate dei libri di storia.
Occorre fare un Passo avanti, anzi Laterale, su questi concetti.
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Città Ucraine col Metodo Gandhi
Lui, Zelensky, che è un simpatico attore, se non fosse a fare il mandato di altre potenze, senza badare al bene contingente della propria gente avrebbe potuto, se fosse stato Uomo Libero, attendere la colonna russa appena entrata in Ucraina, al primo paese, e mettere un tavolino in mezzo la strada, thermos col thè caldo, magari russo bono, e chiedere ai Russi di fermare la colonna e parlare…
Cosa simile hanno fatto in varie città gli Ucraini, facendo un muro umano disarmato di fronte ai carri armati. Lo hanno fatto taluni contadini che hanno respinto dalle loro aie i Russi con uno Sciò Sciò come fanno alle galline. Nel piccolo ha funzionato.
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Gandhi liberò l’India dagli Inglesi, senza un colpo di fucile
Ecco Gandhi questo sistema passivo, fermo, controllato l’ha fatto educando tutta l’India a questo sistema di Combattimento Non Combattimento, ed ha rigettato gli Inglesi a casa loro.
Occorre Cervello, e Fermezza, e Forza Mentale, Controllo per attuare questa strategia, ma l’Ucraina era ed è troppo inquinata da promesse, appoggi Nato, Europa, USA.
Non violenza non significa affatto rinunciare alla lotta, significa invece inventare una nuova strategia di lotta. Tutti gli artifici retorici di Gandhi hanno sempre come scopo principale quello di spiazzare l’avversario, di costringerlo ad agire su un terreno che non conosce.
Fantascienza per noi Italia, polli senza cervello, groviera mentale, prostitute che la diamo pure gratis solo per dire che sediamo nei grandi consessi,
ci facciamo sciagattare da tutti.
Paese di politici invertebrati.
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Attualità dello spot Telecom su Gandhi,
Se Gandhi avesse potuto comunicare così, oggi che mondo sarebbe?
Prendiamo un attimo di respiro, di aria pura,
guardiamo il video dello spot della Telecom del 2004.
Sublime…
Se la Telecom avesse le palle non allineate al mainstream
lo rimanderebbe oggi, e sarebbe più che mai attuale,
una Bomba Emotiva che disinnesca l’Emozione Drogata dei Media.
Dietro la macchina da presa era seduto Spike Lee.
Il discorso di Gandhi è uno stralcio di un suo reale intervento, intitolato One World, tenutosi alla conferenza per le relazioni interasiatiche svoltasi a Nuova Delhi il 2 aprile 1947.
La musica è di Pieter Burke e Lisa Gerrard dei Dead Can Dance ed autrice anche della colonna sonora del Il Gladiatore.
Il brano è SACRIFICE, presente anche nella colonna sonora del film The Insider con Al Pacino e Russel Crowe.
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Ti voglio lasciare col palato emotivo illuso. Ti metto il testo tradotto delle parole che Gandhi pronuncia,
MA in realtà il discorso è stato manipolato tralasciando delle parti.
Per farti l’analisi della manipolazione, occorre un altro articolo.
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Se volete dare un messaggio,
deve essere un messaggio di amore,
deve essere un messaggio di verità.
Voglio catturare i vostri cuori.
Lasciate che i vostri cuori battano all’unisono con quello che dico.
Ieri un amico mi ha chiesto se credo in un Mondo Unito.
Come potrei fare altrimenti?
Certo che credo in un Mondo Unito
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Piero ROSSI
Aretino Turista ad Arezzo,
itAlien Immigrato in Italia
info@pierorossi.it
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Il giornalismo è scrivere ciò che qualcun altro non vuole che sia scritto.
Tutto il resto sono pubbliche relazioni.
George Orwell