Percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza: denunciate 26 persone

Continuano senza sosta i servizi mirati alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno. Stavolta a finire sotto la lente di ingrandimento degli investigatori รจ stato lโ€™odioso fenomeno delle truffe in tema di presentazione delle richieste per la percezione del Reddito di Cittadinanza. Determinante รจ stata, in questo caso, la tempestivitร  e la tenacia dellโ€™azione investigativa dei militari della Stazione Carabinieri di Cavriglia.

Tutto รจ iniziato dalla segnalazione da parte dei militari dellโ€™Arma delle irregolaritร  riguardanti due soggetti, che nei mesi scorsi (a inizio Dicembre per lโ€™esattezza) erano emersi quali indebiti percettori del beneficio. In particolare:

  • in un caso, una donna, in costanza di percezione di reddito di cittadinanza, aveva svolto attivitร  lavorativa, quale impiegata addetta alle pulizie di edifici, omettendo le dovute comunicazioni all’INPS entro i 30 gg successivi;
  • in un altro caso, un uomo, ai fini di ottenere la percezione del reddito di cittadinanza, aveva attestato falsamente l’ininterrotta permanenza e residenza sul territorio nazionale nei due anni antecedenti alla presentazione della domanda

A quel punto era chiaro agli occhi dei militari che avevano svolto le indagini โ€“ un pool formato dagli investigatori della Stazione Carabinieri di Cavriglia e dai colleghi impegnato sul fronte della Tutela del Lavoro, del Nucleo di Arezzo โ€“ che lโ€™odioso fenomeno delle truffe nellโ€™ambito della percezione del Reddito di Cittadinanza doveva essere considerato una pratica diffusa anche in Valdarno. Da lรฌ, la decisione di affrontare il fenomeno nel suo complesso, e di estendere gli accertamenti su larga scala, a tutte quelle casistiche che potevano destare, anche solo preliminarmente, qualche sospetto.

Nel volgere di poco piรน di tre mesi, collaborando a stretto contatto col personale specializzato dellโ€™INPS, gli investigatori hanno passato ai raggi X le posizioni di decine e decine di percettori, facendo emergere molte incongruenze. Accertamenti a 360 gradi, incentrati soprattutto sul possesso e la conservazione dei requisiti anagrafici, reddituali, oltre che di patrimonio immobiliare e sui beni mobili registrati. Le irregolaritร  piรน diffusamente riscontrate erano perlopiรน tre:

  • aver presentato domanda allโ€™INPS per accedere al beneficio del reddito di cittadinanza, dichiarando falsamente, al momento della presentazione, il requisito della residenza in Italia per almeno dieci anni, di cui gli ultimi due senza interruzioni;
  • aver presentato domanda allโ€™INPS per accedere al beneficio del reddito di cittadinanza, dichiarando falsamente di convivere anagraficamente con figli minori di fatto residenti altrove;
  • aver presentato domanda allโ€™INPS per accedere al beneficio del reddito di cittadinanza, dichiarando falsamente non possedere beni durevoli.

Nel complesso, le indagini hanno consentito di identificare e deferire allโ€™Autoritร  Giudiziaria per truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata allโ€™indebita percezione del Reddito di Cittadinanza ulteriori 24 soggetti, tutti residenti o dimoranti nel Valdarno Aretino. Gli investigatori hanno accertato che i soggetti denunciati avevano percepito illecitamente proventi per oltre 130mila Euro.

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