Il modenese Massimo Riccò si è aggiudicato la prima edizione di “Arezzo e le sue vallate”, concorso di pittura estemporanea svoltosi domenica 21 maggio 2023 all’interno e all’esterno della Fortezza Medicea di Arezzo.
Il pittore ha dipinto l’opera “Impressioni di Arezzo”, uno splendido scorcio di Piazza Grande dal pozzo.
Al secondo posto Antonio Mazziale di Cambobasso, terzo classificato Walter Marchese di Alessandria.
Il premio aretino si aggiunge a una serie lunghissima di riconoscimenti che Riccò ha ricevuto negli ultimi anni. L’artista si è avvicinato al mondo della grafica e della pittura frequentando la bottega di Romolo Fontana. Dopo un primo approccio di tipo impressionista, nel tempo il suo linguaggio si è evoluto verso la rottura della forma, affidando al colore il compito di conferire al quadro forza e sentimento. La costante ricerca sulla composizione e lo studio dei materiali hanno reso la cifra stilistica del modenese sempre più distintiva e capace di emozionare l’osservatore. Sulla scelta dell’opera di Riccò come vincitrice di “Arezzo e le sue vallate” la giuria tecnica non ha dunque avuto la minima esitazione.
La manifestazione curata da Mariangela Baldi e organizzata dall’associazione culturale Art-Ecò, con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo e Fondazione Guido d’Arezzo, è stata resa possibile grazie al contributo di vari sponsor.
La partecipazione di artisti da tutta Italia e il bel tempo hanno garantito l’ottima riuscita del concorso.
Un folto pubblico ha potuto ammirare da vicino tanti suggestivi scorci di Arezzo dipinti en plein air. Tra i soggetti più quotati le vedute del duomo, della città turrita e di Piazza Grande.
La giuria presieduta dal giornalista e curatore Marco Botti e composta dalla presidente della Fondazione Monnalisa Barbara Bertocci, dal curatore e gallerista Giorgio Bertozzi, dal disegnatore Fabio Civitelli e dal pittore e scultore Pino Nania, ha giudicato cinquanta opere riconoscendo un livello qualitativo medio dei partecipanti molto elevato.
Una scommessa vinta quella dell’associazione culturale Art-Ecò, che ha portato tanti artisti armati di cavalletto e pennelli in un luogo, la fortezza cinquecentesca aretina, che si è dimostrata sede privilegiata per questo tipo di manifestazioni.