Arezzo torna “capitale della danza” con il campus InDanza&InArte

L’evento, organizzato dalla Progetti per la Danza, è in programma da sabato 22 a sabato 29 luglio

La città di Arezzo diventa, per otto giorni, la “capitale della danza”. Da sabato 22 a sabato 29 luglio è in programma l’undicesima edizione del campus internazionale InDanza&InArte che tornerà a configurare un’occasione di formazione per danzatori e danzatrici di tutta la penisola attraverso un intenso calendario di lezioni, di audizioni, di seminari e di spettacoli. L’evento è organizzato dall’associazione Progetti per la Danza e fa affidamento sul sostegno della Fondazione Arezzo InTour e della Fondazione Guido d’Arezzo, oltre che sul patrocinio del Comune di Arezzo.

InDanza&InArte pone le proprie radici nella volontà di sostenere la crescita e l’affermazione delle giovani promesse della danza a cui verrà offerta l’opportunità di partecipare a un programma intensivo di lezioni di specializzazione nelle diverse discipline coreutiche, con una proposta che ha trovato l’adesione di quasi cento allievi che arriveranno in città da tutta Italia, da Aosta a Napoli.

Gli incontri, ospitati dai locali della scuola La Danzeria e dalla Sala Vasariana, saranno tenuti da un cast con quindici docenti di spessore internazionale con esperienze in compagnie e teatri di tutta Europa: l’insegnamento di Tecnica Classica, Repertorio e Passo a Due sarà affidato a Caterina Mantovani, Ugo Ranieri, Antonina Randazzo, Monica Galliana e Stefania Pace, di Contemporaneo a Raffaele Irace, Daniele Ziglioli, Nicola Monaco, Marco Barone e Elena Turchi, di Urban Contemporary a Luca Lupi, di Modern a Cristian Carubelli e Lavinia Scott, di Hip Hop ad Alessandra Lapazz e di teatro ad Amina Kovacevich. La finalità artistica e formativa di InDanza&InArte sarà affiancata anche da una finalità turistica, con gli allievi che verranno accompagnati alla scoperta del territorio tra visite guidate e partecipazione agli eventi dell’estate aretina.

«Questo evento conferma la vocazione di Arezzo come sede di grandi appuntamenti che producono un importante indotto turistico – ha commentato Simone Chierici, presidente della Fondazione Arezzo Intour e assessore al turismo del Comune di Arezzo. – È un’occasione per gli ospiti non soltanto di vivere un intenso momento di formazione ma anche di visitare i luoghi più caratteristici e più belli della città di Arezzo».

Simone Chierici e Anna Pagano

Il percorso di InDanza&InArte permetterà anche di individuare una selezione di allievi meritevoli per impegno e per talento con l’obiettivo di sostenerne un futuro percorso di formazione. In quest’ottica, l’evento verrà arricchito dalla consegna delle borse di studio per il festival Solocoreografico di Francoforte, per l’accademia Moma Studios di Milano, per il progetto CAB – Collettivo Arezzo Ballet o per il concorso internazionale di danza “Piero della Francesca”, con gli stessi docenti presenti che permetteranno di aprire le porte di accademie, scuole e festival in Italia e in Europa.

Il programma dell’evento prevede anche due audizioni volte a sostenere la carriera artistica e professionale dei giovani talenti della danza: la prima sarà giovedì 27 luglio per due anni di formazione al Moma Studios di Milano, mentre la seconda sarà domenica 29 luglio e sarà dedicata al progetto CAB che troverà concretizzazione nella costituzione del primo corpo di ballo stabile in rappresentanza della città di Arezzo. Un momento di condivisione di InDanza&InArte con la città sarà previsto, infine, alle 11.00 del 29 luglio con lo spettacolo conclusivo aperto al pubblico e ospitato dalla Sala Vasariana.

«InDanza&InArte – ha ribadito Anna Pagano, presidente della Progetti per la Danza, – è un progetto ormai radicato atteso da suole e allievi da tutta Italia che offre l’opportunità unica di studiare con alcuni dei principali docenti del panorama coreutico. L’obiettivo è, infatti, di valorizzare le capacità e l’impegno dei giovani talenti del mondo del balletto per sostenerne la formazione e la crescita artistica, andando così a favorire nuove opportunità professionali».

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