La nota del consigliere comunale Michele Menchetti:
“È terminata la raccolta delle firme per il cosiddetto ‘referendum pacifista’, composto da un doppio quesito che ruota attorno alla questione dell’invio di armi all’Ucraina. Promossi uno dal comitato Generazioni Future e uno dal comitato Ripudia la Guerra, entrambi si propongono di abrogare specifiche disposizioni che consentono di derogare al divieto di esportare armi verso paesi coinvolti nei conflitti nonché al loro transito nel territorio nazionale.
Al di là dell’iter che presiede a ogni raccolta firme finalizzata allo svolgimento di una consultazione referendaria, Corte di Cassazione prima e successivamente Corte Costituzionale per il giudizio di ammissibilità, credo sia doveroso che il Comune di Arezzo prenda spunto da questa iniziativa popolare, svoltasi ovunque con grande partecipazione, nonostante il silenzio dei media nazionali, per fare sentire la propria voce al Governo: l’Italia, coerentemente peraltro con l’articolo 11 della Costituzione, deve smettere di inviare armi all’Ucraina e di fomentare il conflitto russo-ucraino. Il ruolo del Paese è di ergersi a mediatore tra le parti per ottenere nel più breve tempo possibile la pace e la salvezza dei popoli coinvolti. Il deposito di una mozione con questi contenuti e dispositivo, intende impegnare in questa direzione sindaco, giunta e Consiglio Comunale dove auspico unitarietà d’intenti e unanimità nel voto”.