Veneri-Chieli (Fdi): “Il sindaco ha utilizzato il sito istituzionale del comune per attaccare con contenuti mistificatori”

La nota del Consigliere regionale di Fdi Gabriele Veneri e la consigliera di Sansepolcro Laura Chieli

“Cotto piazza Sansepolcro, come travisare la realtà”
Davvero pessimi il profilo e l’immagine del Comune di Sansepolcro così come emergono in queste ore. Il sindaco non distingue il suo ruolo di primo cittadino, che deve operare per il bene della città, da quello personalistico e così incorre in un’azione di gravità inaudita: utilizza il sito istituzionale dell’Ente Comune per attaccare con contenuti mistificatori e toni, peraltro, offensivi ed arroganti Fratelli d’Italia nella persona della consigliera Laura Chieli” dichiarano il Consigliere regionale di Fdi Gabriele Veneri e la consigliera di Sansepolcro Laura Chieli.
“Ricordiamo –sottolineano Chieli e Veneri– al sindaco che il sito ufficiale del Comune è lo strumento istituzionale con cui il Primo Cittadino è tenuto con puntualità e trasparenza ad informare i suoi cittadini delle azioni intraprese dall’amministrazione su questioni che interessano la città e la popolazione e sul loro stato dell’arte: evoluzioni ed eventuali modifiche; non è e non può essere sfruttato e abusato come luogo di attacco e di propaganda politica. Se il sindaco e l’assessore desiderano offendere Fratelli d’Italia e la consigliera Laura Chieli, devono farlo quando la incontrano per la strada, al telefono, oppure dai profili social personali di Fabrizio Innocenti e di Riccardo Marzi. Il sindaco e l’assessore alle Opere Pubbliche, la Giunta tutta, nonché i Consiglieri di maggioranza – alla luce dei fatti più recenti – nel sito istituzionale dell’Ente avrebbero dovuto serenamente informare i cittadini che quel famoso Progetto di Rigenerazione Urbana proclamato con toni imperativi e trionfalistici da oltre tre mesi e per il quale l’Amministrazione aveva addirittura forzato il Regolamento Urbanistico, cambiandolo, non si farà più. Perché non si può fare. Perché non era un buon progetto. Perché la Soprintendenza lo ha bocciato e perché il sottosegretario Sgarbi, da persona competente e intelligente quale è,  il 28 di luglio si è adoperato per modificarlo. Sono i fatti a parlare, sono i documenti. Se il Progetto dell’Assessore Marzi non avesse avuto problemi, se fosse stato tutto giusto e a posto, oggi il Sindaco non sarebbe a ringraziare Soprintendente Locale, Soprintendente Nazionale, Sottosegretario di Stato per avergli permesso all’ultimo tuffo di cambiare il progetto senza perdere i soldi (per fortuna!)”. 
“Piuttosto che i ringraziamenti a destra e a manca e le offese verso Laura Chieli, e il primo partito d’Italia che lei rappresenta, sul sito ufficiale del Comune avremmo dovuto leggere una onesta autocritica sull’operato dell’Amministrazione: la semplice presa d’atto che il Progetto di Rigenerazione Urbana del centro storico non è stato considerato rigenerante a nessun livello istituzionale competente in materia; né dalle Soprintendenze, né dal livello parlamentare e né da quello governativo. Altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di cambiare nulla –spiegano Veneri e Chieli–  Sarebbe bastato ammettere di avere sbagliato, come è umano del resto. Per non accrescere il già alto livello di imbarazzo generale sarebbe stato sufficiente riconoscere con i cittadini che si era preso un granchio e ammettere che Fratelli d’Italia aveva avuto ragione sin dall’inizio. Purtroppo quando non si ha l’umiltà di riconoscere le proprie mancanze non c’è cosa più facile e scontata che accusare l’avversario politico di manie di protagonismo. Ma la consigliera Chieli, che come tutte le donne che fanno politica è ben abituata alle infangate di “stampo machista”, non è e non vuole essere l’eroina di niente e nessuno, perché né più e né meno ha fatto il suo. Nemmeno però si può privare lei e il nostro partito della gioia e della soddisfazione di aver combattuto una “crociata” (definizione dell’Assessore Marzi) che evidentemente era più che giusta.
La Chieli ha istituzionalmente svolto il suo ruolo di membro di opposizione e capogruppo del primo partito del Paese esponendosi coraggiosamente in prima persona e motivando in maniera puntuale la posizione di contrarietà rispetto ad un intervento “marziano”in tutti i sensi, che avrebbe profanato l’autenticità identitaria di Sansepolcro, a salvaguardia della città, e in rappresentanza di gran parte della popolazione che temeva lo stravolgimento delle piazze storiche.
E, quando nel richiedere a più riprese in tutte le sedi utili – dalle Commissioni ai Consigli – le motivazioni e i pareri di questi innominati e fantomatici esperti mai palesatisi che l’Assessore Marzi diceva di avere a supporto del cotto, ha trovato un muro di gomma…la nostra consigliera prima ha esposto la questione al sottosegretario Sgarbi (il 26 di Maggio) e poi, grazie al consigliere regionale Gabriele Veneri -che aveva condiviso con lei questa giusta battaglia sin dall’inizio- è partita l’attivazione del livello parlamentare attraverso la persona del senatore Paolo Marcheschi, Capogruppo per FdI in Commissione Cultura e Beni Culturali al Senato, affinché il Progetto nel dettaglio specifico dell’inserimento del laterizio venisse opportunamente attenzionato nelle debite sedi istituzionali e perché, finalmente, si giungesse ad avere un giudizio competente nel merito. Quel giudizio competente che l’Amministrazione Comunale non era mai stata in grado di fornire. Quel giudizio competente che ha dato ragione a noi, solo perché ce l’avevamo la ragione e non certo per farci un favore. Perciò, noi, a differenza del sindaco non dobbiamo dire grazie a nessuno. Ripetiamo ancora una volta per i cittadini che avranno voglia di leggerci che questa Amministrazione si era così infantilmente impuntata sulla questione cotto da cambiare persino il Regolamento Urbanistico!”.
“Ricordiamo che questa Amministrazione ha sempre proclamato di avere acquisito il parere favorevole della Soprintendenza, quando non era vero; lo ha fatto anche durante il Consiglio del 27 Giugno per bocca del Consigliere Gallai; pensare che  nello stesso giorno il Soprintendente capo di Arezzo-Siena-Grosseto produceva il suo parere contrario ai mattoni nei lastricati pubblici biturgensi –ricordano i due consiglieri di Fdi– E ricordiamo anche che in quello stesso Consiglio l’Assessore Marzi si rivolse alla Consigliera Chieli dicendole che la sua era una posizione preconcetta e strumentale, assunta per guadagnarsi consensi social, ma che non derivava da nessuna competenza, perché probabilmente non aveva letto il progetto nemmeno per cinque minuti. Per la proprietà transitiva l’Assessore Marzi, nell’affermare ciò, dava degli incompetenti al Soprintendente Capo e al Soprintendente Speciale che si sono espressi contro l’inserimento del cotto. Forse se invece di dare degli incompetenti a noi l’Assessore Marzi e il Sindaco Innocenti avessero studiato un po’ o ci avessero ascoltato, non saremmo arrivati a questo punto. E forse se avessero operato perché il Progetto fosse affidato ai nostri professionisti locali – che ne abbiamo tanti e anche molto bravi – anziché ad uno studio di fuori, si sarebbero risparmiati tante brutte figure”.
“I cittadini non sono venuti giù come si suol dire “col fiume in piena” e grazie a Dio sono in grado di valutare e trarre le loro conclusioni; aggiungiamo inoltre che un Sindaco civico, un Assessore civico alle Opere Pubbliche, un Assessore civico alla Cultura e al Turismo, un’Amministrazione  sedicente di centro-destra (ma in realtà trainata da forze civiche di tutt’altra natura), invece che dire bugie su Fratelli d’Italia sarà bene che chiedano scusa al primo partito del paese, il quale mobilitandosi a tutti i livelli  ha evitato loro lo scempio del cotto nelle piazze; ed è grazie al Sottosegretario del ministro FdI Sangiuliano che si è potuto rivedere il progetto ai primi di Agosto senza perdere i finanziamenti, potendo quindi investire  meglio i soldi pubblici con il dare la priorità alla pavimentazione in pietra dei vicoli del centro storico ancora a bitume: idea che peraltro sia la Consigliera Chieli che la Consigliera d’opposizione Andreini avevano suggerito in sede di Commissione Urbanistica allargata e, ancor prima, all’interno del gruppo di maggioranza, l’ex-consigliere Tonino Giunti che nonostante la sua delega al “Centro Storico” fu inascoltato e per questo si dimise. Per noi la vicenda finisce qui. Avremmo volentieri evitato questo comunicato, ma per dovere di cronaca e amor del vero dovevamo replicare al deplorevole comunicato pubblicato nel sito del Comune di Sansepolcro, il quale tra l’altro in maniera del tutto antidemocratica può essere commentato solo da chi ha il permesso dell’amministrazione. Noi di Fratelli d’Italia per dna non aggrediamo mai le persone, ma le situazioni, i problemi. Non ci piacciono le polemiche sterili, trite e vane che portano via tempo prezioso a ciò su cui occorre impegnarsi –concludono Veneri e Chieli– Siamo felici del risultato ottenuto, ossia che il centro storico di Sansepolcro non verrà deturpato e potrà continuare a mostrare il suo volto autentico anche alle generazioni future; rimaniamo liberi e a disposizione della città e del suo bene, anche quando occorre essere scomoda, caparbia e coraggiosa voce d’opposizione”.

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