FdL, PD, M5S e Forza Italia: votano tutti a favore del #DigitalServicesAct

Premesso che le leggi le fa il Consiglio UE, il Parlamento deve votarle o emendarle ma il Consiglio va avanti lo stesso e quindi le leggi in UE le decidono i 27 ministri degli stati membri a maggioranza qualificata, ovvero 15 ossia il 55% e gli europarlamentari alla fine sono comparse, ecco gli europarlamentari italiani che hanno votato a favore del #DigitalServicesAct l’ennesima stretta alla libertà di parola.
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A sostenere tale abominio non sono stati solo, ovviamente, gli ultraglobalisti del PD e del M5S ma anche Fratelli d’Italia.
La falsa dicotomia in tutto il suo splendore.
E intanto il Vecchio Continente scivola sempre più nel totalitarismo.
A dirla tutta però il Parlamento UE può approvare o respingere una proposta legislativa o proporre emendamenti alla stessa.
Il Consiglio non è giuridicamente obbligato a seguire il parere del Parlamento ma secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia non può deliberare se non lo ha ricevuto.
Rappresentazione del fatto che ormai l’Italia è come l’America: a destra e a sinistra votano compatti a favore degli interessi del grande capitale.
Unica sorpresa l’assenza dei leghisti che non votano a favore del #DigitalServicesAct.
E dire che l’unica diversità che va difesa, a differenza di ciò che ha affermato il Presidente Sergio Mattarella, dovrebbe essere quella delle opinioni, dei pensieri e delle idee.
Ecco la vera diversità che renderebbe una nazione democratica e civile.
Chissà perché i politici tutti la odiano così tanto?

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