Scelgo Arezzo: “Una targa in onore dello scultore Abel Vallmitjana”

Atto di indirizzo dei consiglieri comunali Marco Donati e Valentina Sileno per impegnare il sindaco e la giunta a collocare una targa in onore dello scultore Abel Vallmitjana esplicativa dell’opera d’arte da lui realizzata “La Sorella e la Ferita” attualmente nei giardini del Praticino.

Sarebbe il giusto riconoscimento per la vita e l’opera di un artista che nella seconda metà degli anni Cinquanta strinse un forte legame con la città e il territorio, in particolare con la frazione di Tregozzano. Abel Vallmitjana è stato pittore, scultore, incisore e studioso di folklore e ha vissuto per vari decenni a villa Guillichini.

Dopo di che è stato sepolto alla sua morte nel cimitero di Puglia nel 1974. Artista ‘dei tre mondi’, ha lasciato presso la biblioteca una scultura in bronzo, donata ad Arezzo, che ancora oggi non riconduce a chi l’ha realizzata, priva com’è di riferimenti.

Durante la permanenza ad Arezzo, alla villa di Tregozzano passarono personaggi di fama internazionale quali Miguel Angel Asturias, scrittore, poeta e drammaturgo guatemalteco, Rafael Alberti, pittore e poeta spagnolo, Miguel Otero Silva, letterato insignito del premio Lenin per la pace, Salvador de Madariaga, eroe della guerra civile spagnola, diplomatico e scultore, Gabriel Garcia Marquez e Pablo Neruda, che non hanno certo bisogno di presentazioni, se non a ricordo del premio Nobel per la letteratura di cui il primo è stato insignito nel 1982 e il secondo nel 1971.

Proprio Pablo Neruda ha dato il titolo al bronzo a cui facciamo riferimento con questo atto ‘la Hermana e la Herida’. Abel Vallmitjana era molto amico di Aldo Ducci e proprio l’allora sindaco, alla morte di Abel, autorizzò l’istallazione del bronzo nei giardini del Praticino. Rendiamo nota questa storia agli aretini”.

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