Conferenza di Ivo Biagianti sulla Prima guerra mondiale

Con una conferenza di Ivo Biagianti sulla Prima guerra mondiale e il cosiddetto โ€œbiennio rossoโ€ prende avvio il ciclo organizzato dalla Societร  Storica Aretina โ€œIl Fascismo da movimento a regime nel territorio aretino, 1914-1926โ€. Lโ€™incontro รจ in programma martedรฌ 3 ottobre, alle ore 17,30, allโ€™Auditorium Ducci di via Cesalpino.

Curato da Luca Berti e patrocinato dal Comune di Arezzo, il ciclo di conferenze si propone di mettere a fuoco le drammatiche vicende che nellโ€™arco di una dozzina di anni portarono il Fascismo a prendere il potere, con la violenza e con la connivenza delle istituzioni e dei cosiddetti โ€œpoteri fortiโ€, e ad assumere il controllo degli enti locali nel territorio aretino.

La โ€œgrande guerraโ€ costituisce un fattore di accelerazione di processi intrinseci alla societร  italiana sul piano politico, economico e sociale, i cui effetti si manifestano allโ€™indomani della fine del conflitto, con la cessazione delle restrizioni legate allo stato di belligeranza e con il ritorno dei reduci dal fronte.

Il dopoguerra รจ segnato dalla crisi economica, con lโ€™aumento del costo della vita, la disoccupazione, la crisi nelle campagne, attraversate dalle lotte mezzadrili e del bracciantato.

Dopo la compressione delle rivendicazioni sociali esercitata con lo stato di guerra e le limitazioni alle libertร  politiche e di stampa, si apre un biennio di lotte sindacali che interessano tutti i settori economici, compreso il mondo delle professioni e del pubblico impiego, che culminano nellโ€™occupazione delle fabbriche nel settembre del 1920 e che vedono la radicalizzazione dello scontro, nel quale si inserisce la violenta reazione fascista, alimentata nelle nostre campagne da una classe padronale impreparata al confronto e alla trattativa.

Ivo Biagianti, giร  docente di Storia moderna e di Storia della Toscana moderna e contemporanea nellโ€™Universitร  di Siena, รจ stato componente del Cun (Consiglio universitario nazionale) in rappresentanza delle discipline storiche, filosofiche, pedagogiche, psicologiche e demo-etno-antropologiche.

Piรน recentemente ha collaborato con lโ€™Anvur (Agenzia nazionale di valutazione dellโ€™universitร  e della ricerca) come esperto di valutazione per lโ€™accreditamento iniziale e periodico dei corsi di studio e delle sedi universitarie.

Attualmente รจ responsabile dellโ€™Archivio storico dellโ€™ANPI di Arezzo e presidente della Giuria dei premi Tagete ed Etruria, promossi dallโ€™Associazione degli scrittori aretini. Si รจ occupato soprattutto di ricerche sui temi relativi alla Storia della Toscana dal Settecento ai giorni nostri, trattando in particolare del riformismo leopoldino, del periodo francese, di alcuni protagonisti del Risorgimento, della nascita del fascismo, della Resistenza in provincia di Arezzo, della ricostruzione post-bellica e del โ€œmiracolo economicoโ€.

Il ciclo di conferenze della Societร  storica continuerร , sempre allโ€™Auditorium Ducci, fino allโ€™inizio del mese di dicembre. Il 10 ottobre Giovanni Galli parlerร  su โ€œIl โ€˜biennio neroโ€™ nellโ€™Aretinoโ€. Sarร  poi la volta di Giorgio Sacchetti con โ€œI fatti di Renzino e la costruzione di un mitoโ€ (24 ottobre), Salvatore Mannino con โ€œLo scontro fra le diverse anime del Fascismo localeโ€ (7 novembre), Lorenzo Piccioli con โ€œLe origini del Fascismo in Valdarno: le peculiaritร  di un territorioโ€ (14 novembre).

Infine si porterร  lโ€™attenzione sullโ€™operato del Fascismo nelle istituzioni locali con i casi di Cortona (Mario Parigi, 28 novembre) e di Arezzo (Alessandro Garofoli, 5 dicembre).

Le conferenze della Societร  Storica Aretina sono ad ingresso libero e gratuito.

 

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