Un convegno sui temi della pace e del disarmo all’auditorium “Aldo Ducci”

L’appuntamento è promosso dalla Rete Aretina Pace e Disarmo con Acli e Movimento dei Focolari

AREZZO – Un convegno sull’urgenza di costruire la pace e di procedere verso il disarmo. Questi temi di stretta attualità saranno trattati alle 17.30 di venerdì 13 ottobre all’auditorium “Aldo Ducci” in via Cesalpino nel corso dell’incontro “Scegliere la pace, disarmare l’economia” che, aperto all’intera cittadinanza, sarà promosso dalla Rete Aretina Pace e Disarmo in collaborazione con Acli e Movimento dei Focolari. La volontà è di avviare una riflessione sulla diffusione nel mondo dei conflitti armati e sulla sempre più stringente necessità di prevedere un serio controllo sulla produzione e sull’esportazione delle armi ai Paesi in guerra, andando a costruire un sistema economico-finanziario orientato alla giustizia e capace di aprire a relazioni di pace indispensabili per gettare le basi per un futuro comune.

Il convegno troverà il proprio cuore nelle parole del filosofo e scrittore don Francesco Pasetto che da sempre unisce la passione per la ricerca storica a una difesa strenua della pace, avendo vissuto in prima persona le conseguenze della guerra.  Il relatore, tra l’altro, è autore di vari libri tra cui “Pacifismo profetico e pacifismo politico: note per una teologia cristiana della pace” che è stato recentemente presentato presso il Consiglio della Regione Toscana e che permetterà di proporre un dettagliato approfondimento dei temi trattati.

Ad arricchire ulteriormente il dibattito contribuiranno le parole del giornalista e scrittore Carlo Cefaloni che coordina il gruppo di lavoro Economia Disarmata promosso dal Movimento dei Focolari, cura diversi dossier tra cui “Disarmo e conversione ecologica” ed è tra i promotori del coinvolgimento di associazioni e movimenti cattolici per dare centralità al dibattito pubblico sull’adesione dell’Italia al trattato Onu di messa al bando delle armi nucleari come richiesto dalla campagna Italia Ripensaci.

Questo impegno riceverà un importante riconoscimento il prossimo 21 ottobre quando a Cefaloni verrà conferito il premio “Colombe d’oro per la pace”, assegnato annualmente in Campidoglio ai giornalisti impegnati in prima linea sui temi di pace e disarmo. L’appuntamento all’auditorium “Aldo Ducci” sarà anticipato nella mattinata di venerdì 13 ottobre da una conferenza con circa centoventi studenti dell’Itis “Galileo Galilei” di Arezzo tenuta dallo stesso Carlo Cefaloni dal titolo “Ripudio della guerra e transizione ecologica: la via dell’economia disarmata” inserita all’interno del progetto “Alle radici della guerra e della pace”.

Gli armamenti italiani”, riporta la presentazione dell’incontro a cura della Rete Aretina Pace e Disarmo, “sono stati e sono tuttora inviati in decine di situazioni di conflitto, di violazione di diritti umani, di presenza di regimi autoritari come invece sarebbe espressamente vietato dalle norme in vigore. La costruzione della pace è di fatto impedita se l’industria degli armamenti è governata dal puro interesse economico, senza obbedire al diritto internazionale umanitario e alle norme sui diritti umani”.

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