Al via il processo partecipativo del progetto “Tra natura e cultura”

Prende avvio il processo partecipativo che accompagna il progetto “Tra natura e cultura” del Comune di San Giovanni Valdarno.

Prende avvio il processo partecipativo che accompagna il progetto “Tra natura e cultura” del Comune di San Giovanni Valdarno.

Il percorso è stato presentato oggi dal sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, dall’assessore alla cultura Fabio Franchi, da Laura Fortuna, project manager di Avventura Urbana, dalle professoresse Daniela Poli del laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti dell’Università degli studi di Firenze e Antonella Valentini del laboratorio di Landscape Design/Unità di ricerca Exploring for Landscape Architecture dell’Università degli studi di Firenze, dalla borsista di ricerca Benedetta Pavone e dal dirigente dall’area tecnica Paolo Pinarelli.

“Tra natura e cultura” è una delle 13 “Strategie territoriali” regionali finanziate con 80 milioni del Fondo europeo di sviluppo regionale Fesr 2021-2027. A questi comuni la Regione ha poi destinato ulteriori 650mila euro per l’organizzazione di processi partecipativi di condivisione e di coinvolgimento della cittadinanza e altri 18mila per il tema dell’efficientamento energetico e il verde urbano.

Il progetto interviene sulle due direttrici fondamentali dello sviluppo urbano di San Giovanni Valdarno, il centro storico e il fiume Arno. Nello specifico, i lotti individuati per le azioni trasformative sono 5: sono previsti interventi su viale Gramsci, sui Lungarni e sul Parco dell’Arno, sui chiassi (i vicoli) e sul centro storico, su Palazzo Corboli come Palazzo della Memoria e sull’edilizia sociale in un intervento complessivo di rigenerazione urbana, ambientale, infrastrutturale, sociale e culturale.

“Con l’inizio del percorso partecipativo, comincia a prendere una forma realizzativa compiuta il progetto ‘Tra natura e cultura’ che nell’aprile del 2022 è stato selezionato tra i dieci progetti regionali per il Programma Regionale Fesr 2021-2027 sulla Rigenerazione Urbana, sesto in Toscana su 46 comuni che hanno avanzato proposte ed idee progettuali e l’unico nella provincia di Arezzo ad essersi aggiudicato queste risorse europee”, hanno dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno e Fabio Franchi, assessore alla cultura.

“Il progetto interviene sulle due direttrice fondamentali dello sviluppo urbano di San Giovanni, il Centro storico e il fiume Arno. Nello specifico sono previsti interventi di rigenerazione urbana sui chiassi (i vicoli) del Centro Storico e sul Centro Storico, su Palazzo Corboli come Palazzo della Memoria, sui Lungarni e sul Parco dell’Arno in un intervento complessivo di rigenerazione urbana ambientale, infrastrutturale e viaria, sociale e culturale. Si tratta di 9 milioni e mezzo di euro coperti all’80% dalla Regione Toscana attraverso i Fondi Comunitari  e per il 20% da risorse del Comune.

Il percorso partecipativo, finanziato dalla Regione Toscana con ulteriori 50mila euro, che comincerà nei prossimi giorni consentirà ai sangiovannesi di conoscere e prendere parte attiva alla costruzione di questa progettualità portata avanti, fino a questo momento, dal Dida di Firenze”.

Con la giornata di oggi, lunedì 16 ottobre, prenderà avvio il processo partecipativo finalizzato a coinvolgere la comunità locale nel progetto di trasformazione del territorio, attraverso un’intensa serie di attività di informazione e consultazione. “L’obiettivo  – ha spiegato Laura Fortuna di Avventura Urbana – è quello di coinvolgere la cittadinanza con lo scopo di ricevere feedback utili alle successive fasi di approfondimento progettuale degli interventi. In base all’esperienza di chi quotidianamente vive questi luoghi si potranno dettagliare le proposte”.

Dopo la costituzione del Comitato di impulso e monitoraggio del progetto, composto da amministratori, esperti, sarà creato l’osservatorio virtuale di consultazione, lo strumento attraverso il quale gli abitanti di San Giovanni potranno informarsi sulla strategia territoriale e condividere da remoto osservazioni o domande, cui verrà dato riscontro dal gruppo di lavoro.

Durante la prima fase del percorso, dedicata all’ascolto del territorio, sarà adottato lo strumento dell’intervista in profondità. Si tratta di interviste “uno a uno” ad attori chiave del territorio, cioè a quei soggetti (organizzazioni private o pubbliche, gruppi di persone, associazioni, ecc.) che conoscono San Giovanni Valdarno e che rappresentano i portatori di interesse delle aree oggetto di trasformazione. Le interviste partiranno da una rosa circoscritta di cittadini afferenti a settori molto diversi (cultura, ambiente, economia, ecc.), i quali, a loro volta, suggeriranno nuove figure da intervistare.

Saranno poi organizzati i pali dell’ascolto itineranti: sono momenti di ascolto informali che si svolgeranno nei punti nevralgici dell’area di interesse. Saranno rivolti a tutta la cittadinanza e serviranno a restituire una prima analisi delle pratiche d’uso del territorio e individuare l’interesse o le criticità che il progetto può apportare agli abitanti. Il primo sarà venerdì 20 ottobre e il successivo sabato 28 ottobre.

Prenderanno poi il via le passeggiate esplorative con gruppo fotografico volti ad individuare, grazie a un confronto reciproco tra la cittadinanza e i tecnici incaricati del progetto di rigenerazione urbana, le future interazioni del progetto con l’ambiente circostante, e condividere, in workshop finali di consultazione, osservazioni, dubbi e percezioni riguardanti il progetto di chi vive il territorio. Le passeggiate, che si svolgeranno il 4 e 11 novembre, sono finalizzate a coinvolgere e sensibilizzare soprattutto i giovani, attraverso la costituzione di un gruppo fotografico attivo lungo i percorsi.

Il percorso prevede, infine, lo svolgimento di un momento di confronto fra ordini professionali e pubblica amministrazione, finalizzato a discutere possibili soluzioni migliorative degli aspetti del progetto emersi come critici nel corso delle precedenti attività che si terrà il 14 novembre e un incontro finale pubblico di condivisione degli esiti programmato per giovedì 7 dicembre a Palomar.

“San Giovanni Valdarno per noi è stata una grande scoperta”, ha sottolineato la professoressa Daniela Poli. “Non solo per la dimensione architettonica e culturale dell’insediamento storico-urbano ma anche per la ricchezza della dimensione naturale con i suoi ‘giardini nascosti’. Il nostro obiettivo, con la valorizzazione dei chiassi attraverso cartelli informativi, opere d’arte, murales e pareti verdi, è quello di  restituire l’immagine complessiva della città, della sua facciata principale, di quella secondaria e delle fondamentali connessioni. L’idea successiva è quella di chiedere, per San Giovanni Valdarno, la candidatura per il riconoscimento Unesco come ‘città ideale’”.

“Per quanto riguarda i Lungarni e il parco dell’Arno – ha spiegato la professoressa Antonella Valentini insieme alla borsista Benedetta Pavone – vorremmo lavorare in punta di piedi andando a potenziare e sviluppare quello che già esiste apportando alcuni elementi migliorativi. Il fiume per San Giovanni è un elemento fondamentale, connesso al contesto urbano e alla vita sociale. Andremo a migliorare l’accessibilità, la mobilità dolce, tuteleremo la biodiversità e favoriremo luoghi di incontro. Inoltre è prevista la creazione di un asse di parcheggi sul Lungarno Don Minzoni”.

“Ringrazio gli assessorati alla urbanistica e alla cultura, gli uffici comunali che lavorano a questo progetto, i professori ed i borsisti del Dida di Firenze, Avventura Urbana per il percorso partecipativo. Si concretizza uno degli obiettivi strategici di sviluppo urbano della nostra città contenuti nel programma elettorale, grazie, nuovamente, alla capacità del Comune di intercettare risorse di enti sovraordinati – in questo caso risorse europee – come avvenuto in questi quattro anni in molteplici settori, consentendoci, questa volta, di valorizzare e assegnare un volto nuovo a due asset fondamentali della nostra città, il centro storico e il fiume Arno”, ha concluso il sindaco Valentina Vadi.

 

Il processo partecipativo

  • Interviste in profondità
  • Pali dell’ascolto: venerdì 20 e sabato 28 ottobre
  • Costituzione osservatorio virtuale di consultazione
  • Passeggiate esplorative: sabato 4 (Lungarni e Parco del’Arno) e sabato 11 novembre (centro storico)
  • Incontro informativo di consultazione: martedì 14 novembre, Centro di GeoTecnologie
  • Incontro finale: giovedì 7 dicembre, Palomar

 

Tra Natura e Cultura

Il progetto ‘Tra natura e cultura’, per il quale il Comune di San Giovanni Valdarno è risultato assegnatario di 9 milioni e mezzo di euro di finanziamento, interviene sulle due direttrici  fondamentali dello sviluppo urbano di San Giovanni Valdarno,  il centro storico e il fiume Arno. Nello specifico, i lotti individuati per le azioni trasformative sono 5.

L’intervento su viale Gramsci, già in fase avanzata di realizzazione e che entro il mese di gennaio 2024 sarà completato, prevede l’inserimento e la messa a punto di nuove soluzioni spaziali e funzionali che hanno lo scopo primario di mettere in sicurezza i pedoni, con particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi che frequentano l’area nel periodo scolastico. L’importo complessivo è 1.310.000 euro.

Il lotto 2, Lungarni e Parco dell’Arno, importo 2.200.000, comprende invece l’area sulle sponde del fiume, tra il ponte Ipazia d’Alessandria e ponte Pertini, area in stretta relazione al tessuto urbanizzato del nucleo storico e di grande pregio paesaggistico. L’obiettivo del progetto è quello di rendere maggiormente coeso, accessibile alla mobilità lenta e più piacevole l’attraversamento e la frequentazione del sistema del Parco dell’Arno e dei suoi spazi aperti, non trascurando il tema della sostenibilità in termini di ecologia urbana.

Fra la azioni previste un asse di parcheggi nel Lungarno Don Minzoni, “stanze tematiche” nell’area del parco La Pineta, incremento dei percorsi pedonali e dell’arredo urbano e alcuni interventi mirati nell’area dell’Oltrarno volti al miglioramento dell’accessibilità e delle funzioni e alla tutela e valorizzazione del paesaggio fluviale.

2.350.000 saranno utilizzati per la a rigenerazione dei chiassi, interpretati quali elementi fondanti e costitutivi della città storica. La necessità del recupero dei chiassi è motivata dalla volontà di ripristinare la dignità e il decoro di quei luoghi ed è essenziale per ristabilire un equilibrio fra le diverse componenti della città storica. Tra le azioni principali: risanamento, riqualificazione e rigenerazione.

Sempre nel centro storico ulteriori 2.100.000 serviranno per gli interventi su Palazzo Corboli, palazzo della Memoria. L’obiettivo del progetto è la rigenerazione di uno degli edifici più caratteristici del centro storico, attualmente sede di Valdarno Cinema, dell’Archivio storico e del deposito di materiale librario e bibliotecario.

L’intervento ha come obiettivo la riorganizzazione degli spazi interni, degli accessi e delle connessioni con l’area e lavori di natura strutturale. L’ultimo lotto riguarda infine l’edilizia sociale (ex asilo di via Milano) a cui saranno destinati 700.000 euro. Lo scopo è adibire l’edificio a struttura residenziale e di social housing. In particolare i destinatari potrebbero essere gli anziani ancora autosufficienti che non hanno i requisiti per essere accolti nelle Rsa ma che hanno bisogno di particolari accortezze.

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