“Fare un saluto e un ringraziamento alle persone che hanno portato avanti una passione insieme al lavoro, che hanno scritto la loro storia insieme a quella del loro paese, è qualcosa di particolarmente significativo per noi amministratori. Questa volta la pergamena che consegno parla di imprenditoria femminile, di sacrifici e di grande fierezza”.
Con queste parole il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli ha voluto parlare del progetto di riconoscimento per le attività commerciali e artigianali storiche del comune di Bibbiena e in particolare della targa che è stata consegnata da lui e dall’Assessore alle Attività produttive Daniele Bronchi ad Annamaria Ferrini e alla madre Siria Gambineri che, dal 1960 in poi, si sono avvicendate nella conduzione della loro attività, ovvero un piccolo negozio alimentare e polifunzionale che si trova nella zona di Santa Maria.
Siria è una signora di 91 anni con una bella presenza e un sorriso accogliente, allenato da un lavoro che l’ha portata per passione a contatto con tante persone. Nel 1960 ha aperto da sola questa attività polifunzionale, come dice il nome “Di tutto un po’” ovvero generi alimentari, cura per la casa, frutta e verdura ma anche articoli di cancelleria.
I suoi due figli, Annamaria e il fratello, li ha cresciuti in negozio. Annamaria nel 1987 questo stesso negozio lo ha rilevato, diventando lei la titolare. La passione per il commercio, per un lavoro che le consentiva di essere lei la protagonista del suo destino, le era entrato nel sangue. Madre e figlia, tuttavia, non hanno mai smesso di collaborare e di aiutarsi. Siria, nonostante l’età, ha aiutato la figlia fino alla pandemia che l’ha costretta a ritirarsi dal contatto con il pubblico.
La storia inizia grazie al padre di Annamaria che aveva un’impresa edile e costruì insieme alla loro casa anche il piccolo negozio. Uscio e bottega, si diceva un tempo, e l’intuizione del padre è stata premiata da tante soddisfazioni.
Oggi il piccolo negozio polifunzionale vorrebbe raccontare al mondo una storia diversa, vorrebbe continuare ad esistere non solo come servizio in un luogo importante di Bibbiena, ma anche come esempio di vita e lavoro in un momento non facile della storia planetaria.
Annamaria è una donna resiliente e continua a sperare che le persone capiscano sempre di più l’importanza di questi luoghi in cui non si vengono solo cose, oggetti e alimenti, si costruiscono le basi di una socialità che è una “merce” rara sempre più necessaria al futuro.