“La scuola incontra”: al Convitto Nazionale incontro con l’architetto Emanuele Svetti

Lunedì 18 dicembre alle 14:00, parteciperanno le classi 4a D1 GSG, 5aD1 AG e 4a AF1

Per il progetto POF del Liceo Artistico “Piero della Francesca” di Arezzo “La scuola incontra” incontro con l’architetto Emanuele Svetti di Cortona. Si svolgerà lunedì 18 dicembre al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”, presso il Salone “Paolo Aretino”.

Emanuele Svetti nasce a Cortona e dopo aver completato la formazione alla Facoltà di Architettura di Firenze specializzandosi in Disegno Industriale sotto la guida del Maestro Roberto Segoni, fonda nel 2004 Studio Svetti Architecture.

Inizia così un percorso di ricerca e approfondimento tecnico-progettuale, che esula dalla teoria e dal disegno, rivolto alla riscoperta dell’artigianalità e alla ricerca di nuovi materiali da poter applicare alla produzione industriale, o di elementi della tradizione da reinterpretare in chiave moderna in quello che ama definire “New Tuscan Style”.

Emanuele Svetti muove i primi passi nel mondo dell’interior interagendo con numerose aziende del settore del mobile e del contract per le quali cura il design di prodotto e la strategia di mercato. 

Sono questi anni fondamentali per la sua formazione professionale nel corso dei quali si distingue presto per il suo eclettismo e per il suo approccio alla progettazione che varia con naturalezza da quelli che lui definisce “macroprogetti” al design d’oggetto. 

Nella sua concezione antitradizionale fonde tendenze moderne a stili tipici della moda e del design, combinando, alla rigorosità spaziale, colpi di glamour fatti di sostanza e di colore. I suoi interni sono facilmente riconoscibili per l’essenzialità delle strutture che letteralmente esplodono nel loro dialogo con la materia  mettendo l’uomo al centro di tutto.     Quell’uomo, la cui anima è profondamente legata alla sua terra, la Toscana, gravida di rimandi alla sua natura e ai suoi colori.

“Ogni progetto è un viaggio, come ogni viaggio è un progetto” – così Emanuele Svetti racconta il melting-pot emozionale che nasce dall’incontro con nuove culture. 

Le esperienze e le passioni personali dell’Architetto, così come tutto quello che accade nel mondo, influenzano e si riflettono sul concepimento di ogni nuovo lavoro che diviene 

in tal modo una miscela sapiente di sensazioni, di elementi, di forma e materia, di colori ed intelligenza emotiva.   

In pochi anni l’attività professionale si sviluppa sia a livello nazionale che internazionale con numerosi progetti nel mondo, dalla California all’Africa del Nord, dalla Russia alla Cina fino all’apertura della sede di Londra nel 2016. 

Studio Svetti Architecture si dedica così alla realizzazione di spazi ricettivi, direzionali e commerciali, con particolare attenzione allo studio degli interni per poi arrivare all’architettura residenziale dove l’attenzione ai particolari e la ricerca di sofisticazioni materico-formali iniziano a confrontarsi con una committenza privata, già vicina al mondo del design o alla ricerca di un “Virgilio” che la guidi in un mondo che non conosce. 

È qui che il lusso per Emanuele Svetti si esprime nell’uso di materiali e nella cura maniacale dei dettagli dove la calibrazione dell’equilibrio delle ombre crea spazi rarefatti in cui il design è un tocco di glamour. Un lusso che non è mai ostentato e che punta a un fascino senza tempo grazie anche al contributo di una tecnologia “smart”, pratica e sostenibile da un punto di vista economico, ecologico e relazionale. 

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