Consiglio Comunale del 21 dicembre 2023: le interrogazioni

La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Francesco Palazzini sui dati relativi ai flussi turistici. Palazzini ha chiesto chiarimenti su quanto emerge dai dati prodotti dall’analisi dell’Istituto regionale di programmazione economica della Regione Toscana che lascerebbero intendere un calo di visitatori ad Arezzo lungo il periodo estivo.

“Il rapporto Irpet – ha ricordato l’assessore Simone Chierici – del 20 novembre scorso ha messo in risalto alcuni aspetti sull’andamento turistico in Toscana. Questi rapporti seguono un andamento un po’ random, l’ultimo ha preso in considerazione i primi due quadrimestri del 2023, il precedente s’incentrava sui primi 5 mesi dell’anno.

Sono poi esclusi dalle stime i dati relativi alle comunicazioni mensili di quelle strutture che nell’intervallo temporale considerato sono state caratterizzate dalla condizione di inadempienza, ossia di mancata comunicazione delle presenze a fronte di un’apertura dell’esercizio. È importante poi sapere che la Regione continua a escludere dal computo delle presenze quelle relative alle locazioni turistiche, come se non ci fossero. E questo per il semplice motivo che alcune destinazioni ne sono quasi completamente prive mentre altre, invece, contano migliaia di presenze in strutture che non sono hotel o agriturismi.

Chianciano, ad esempio, non ha praticamente locazioni turistiche contando su un numero consistente di strutture per lo più alberghiere; la Provincia di Arezzo conta invece oltre 1.600 locazioni turistiche, Arezzo ne ha 254 che nel 2022 hanno generato circa 67.000 presenze contro le 43.000 del 2019. Aggiungiamo che il rapporto, al grafico numero 3, quello per intendersi utilizzato da qualcuno per rimarcare un risultato apparentemente non entusiasmante di Arezzo, riguarda l’Ambito Turistico Omogeneo che comprende, oltre Arezzo, i Comuni di Capolona e Castiglion Fibocchi, frutto di una scelta piuttosto discutibile fatta a livello regionale. Dopo queste premesse, parliamo di numeri veri: dico ‘veri’ perché reali, aggiornati al 31 agosto, quindi in linea con il periodo considerato dal rapporto Irpet, ricavabili dalla tassa di soggiorno del solo Comune di Arezzo.

La crescita è pari a 14.159 presenze rispetto al 2022. I mesi da gennaio a maggio registrano segni positivi importanti, giugno e luglio confermano gli ottimi risultati del 2022, agosto segna un -13,57% in coerenza con la tendenza di tutto il Paese ma con una diminuzione molto contenuta rispetto a competitor paragonabili alla destinazione Arezzo. Il terzo quadrimestre, ancorché i dati siano a oggi incompleti, replica l’andamento dello stesso periodo del 2022. In base a ciò possiamo tranquillamente affermare che se dicembre 2023 registrerà le medesime presenze di dicembre 2022, l’anno si chiuderebbe con un deciso incremento che supererebbe anche il 2019. Ma attendiamo con le dita incrociate così come attendiamo i dati definitivi di settembre che potrebbero riservare una piacevolissima sorpresa già in parte confermata dal record assoluto nelle strutture alberghiere per il periodo. E a proposito di tassa di soggiorno: negli otto mesi considerati siamo a quota 386.760 euro contro i 340.052 del 2022 e i 378.033 dell’ultimo anno pre-Covid. Infine, la Fondazione Arezzo InTour: il lavoro di promozione del territorio ha prodotto e continua a produrre i suoi effetti nonostante le difficoltà contingenti, avvicinandoci a città come Siena e Lucca, comparabili alla nostra. La rassegna Arezzo Città del Natale è sì importante per l’indotto turistico, ma non è quella prevalente in termini di attività. Tanto che dicembre 2022 è stato il settimo mese per presenze dopo agosto, luglio, settembre, giugno, ottobre e maggio. Che Arezzo sia visitata solo a dicembre, per la Città del Natale e giusto ‘per mangiare’, è davvero un mito da fatare”.

Michele Menchetti è tornato sulla sicurezza stradale della frazione Le Capannine, già oggetto di una precedente interrogazione. “Chiedo quali siano le opere previste per migliorare la situazione e se ci sia la reale volontà di realizzarle”.

“L’intento è installare – ha replicato l’assessore Alessandro Casi – un attraversamento pedonale per il quale chiederò l’autorizzazione al nostro ente dirimpettaio visto che la strada è provinciale”.

Giovanni Donati ha chiesto chiarimenti sullo skate-park – “non si comprende come mai l’amministrazione comunale non l’abbia ristrutturato prima di metterlo a bando. A quest’ora sarebbe già aperto” – e più in generale su come venga stabilito il numero degli anni in base ai quali è poi temporalmente affidata la gestione delle strutture messe a bando.

L’assessore Federico Scapecchi: “è passato effettivamente un anno dalla definizione del bando e dall’individuazione del gestore concessionario per cui questa interrogazione offre la possibilità di fare chiarezza. Innanzitutto, tra lo skate-park e il supermercato c’è una striscia di terra di proprietà comunale a destinazione sportiva e il progetto del gestore ne ha previsto l’inclusione nell’impianto futuro che verrà così ampliato.

Gestore che nel frattempo ha provveduto a ripulire e sistemare l’area. Dopo di che, sono subentrati alcuni problemi tecnici che hanno portato a rivedere il progetto e non è mancata da parte dell’amministrazione la riflessione se provvedere o meno a tutte le opere necessarie in forma diretta. Sullo skate-park, ricordo, che abbiamo investito risorse proprie per 50.000 euro e questo prima del bando.

Pochi giorni fa il servizio edilizia ha rilasciato però i permessi a costruire sulle opere che il gestore si è riproposto di realizzare. Sembra allora che la situazione si sia sbloccata e vogliamo dare credito a questo sviluppo. Per quanto riguarda i diversi tempi che disciplinano le concessioni, c’è da tenere presente la maggiore o minore appetibilità degli impianti sportivi, sia per la natura delle discipline sia per loro consolidata utilizzazione”.

Marco Donati è tornato sull’impianto di San Zeno e sullo sviluppo di una linea di trattamento dei rifiuti, messo nero su bianco anche dal piano regionale, che comporta impatti infrastrutturali sul territorio, come il problema degli odori, e l’arrivo di quanto prodotto da altri territori.

“Ribadisco innanzitutto – ha replicato l’assessore Marco Sacchetti – che tra l’impianto di termovalorizzazione e i cattivi odori non c’è correlazione acclarata. Lo studio olfattometrico partirà il primo marzo e si concluderà il 30 settembre 2024: allora capiremo davvero le cause del fenomeno e i suoi effetti. Sulle linee di trattamento di San Zeno, in un quadro strategico di economia circolare, posso dire che anche in questo caso si fa una lettura distorta della situazione: la presenza dell’impianto non comporta il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi di raccolta differenziata, costituisce anzi una ricchezza per il territorio”.

Donato Caporali è tornato sulla querelle MediaEtruria chiedendo di conoscere le azioni politiche messe in atto dal sindaco e di acquisire i verbali da cui è scaturita la decisione del tavolo tecnico.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “è evidente che faremmo solo teoria prima di leggerli e che potremo capire le azioni da compiere dopo aver preso consapevolezza delle motivazioni con le quali è stata sostenuta la preferibilità di Creti rispetto a Rigutino. In merito al mio impegno personale, ho avuto più di una volta contatti con vari funzionari ministeriali di fronte ai quali ho illustrato numeri oggettivi di traffico e di utenza e perorato tramite questi la soluzione di Rigutino”.

Michele Menchetti ha chiesto se l’amministrazione comunale intende investire maggiori risorse per gli asili nido, rendere autosufficienti gli impianti sportivi, togliere alla Fondazione Guido d’Arezzo il privilegio di non pagare l’affitto dei teatri quando li utilizza.

Risposta multipla da parte della giunta con il vicesindaco Lucia Tanti che ha ribadito la volontà di “proseguire lungo la strada degli investimenti. A riprova di questo, ricordo il bando da 7 milioni di euro distribuiti in tre anni e destinati ai servizi alla persona. In merito a questi ultimi, faccio presente che non è coinvolta la Fondazione Arezzo Comunità perché l’amministrazione non abdica, né in termini di erogazione né in termini politici. Lo abbiamo sempre detto con chiarezza che la fondazione fa un altro mestiere”.

“Sulla sostenibilità degli impianti sportivi a gestione diretta – ha aggiunto l’assessore Federico Scapecchi – le tariffe che vengono pagate da chi li utilizza non permettono al Comune di pareggiare le spese. Oltretutto le abbiamo mantenuto inalterate e stiamo sostenendo le spese per le utenze, che per questo vogliamo rendere più efficienti per abbattere i costi a cui andiamo incontro”.

“La domanda sulla fondazione – ha concluso il sindaco Alessandro Ghinelli – non è formulata in maniera congrua. Più correttamente, quindi, dobbiamo dire che la stessa gestisce per conto del Comune i teatri e da questi spazi, che rende disponibili per le associazioni del territorio, incassa il ricavato della biglietteria. Quest’ultimo non pareggia certo i costi degli spettacoli ospitati nel corso delle stagioni culturali. Ne siamo consapevoli ma anche fieri perché questo gap lo leggiamo come un investimento in cultura a beneficio dei cittadini e di chi magari vuole venire da fuori a godersi un evento di qualità ad Arezzo come sarà certamente la Turandot il prossimo anno”.

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