Una Befana fra tradizione popolare e stupore a San Giovanni Valdarno. Sabato 6 gennaio, a partire dalle 16, si festeggia il giorno dell’Epifania con una serie di iniziative in centro storico organizzate dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno che rientrano nel ricco calendario di eventi delle festività natalizie nella città di Masaccio.
Il programma è stato presentato stamani dal sindaco Valentina Vadi, da Rolando Bernacchioni per la Pro Loco, da Romina Zamponi in rappresentanza del gruppo folk Arcobaleno e da Lorenzo Michilini, specialista della tradizione culturale locale.
Nel 2024, torna a San Giovanni il folclore della Befanata. La Befanata e Zinganetta si sono svolte nel Valdarno superiore (aretino e fiorentino) fino ai primi anni successivi alla seconda guerra mondiale. Si tratta di manifestazioni di teatro popolare legate al carnevale: la befanata lo iniziava, svolgendosi nella notte a cavallo tra il 5 e il 6 gennaio, mentre la zinganetta lo accompagnava per l’intero suo corso dal momento che veniva messa in scena durante tutto il periodo carnevalesco.
Nell’immaginario collettivo la Befana è una vecchia goffa, vestita di cenci, dallo sguardo non troppo benevolo che, passando di casa in casa, reca buon auspicio per l’anno nuovo, lascia doni e chiede a sua volta un obolo rappresentato da frutta secca, fieno per l’asinello, legna per ravvivare il fuoco nel camino della casa visitata. Fino al secondo dopoguerra superava, nel sentire popolare, il Natale. In Valdarno la Befanata era rappresentata da un gruppo di uomini che si mascheravano secondo i vari personaggi e, accompagnati da un poeta, che non si travestiva e da un suonatore, giravano nelle famiglie per salutare, augurare un buon anno e questuare un po’ di uova, picce (i fichi secchi con dentro gli anici), noci o altri alimenti disponibili nelle case contadine. La Befanata in Valdarno è stata recuperata dal Gruppo Folk Arcobaleno di Pergine Valdarno – che da 20 anni si impegna nel recupero delle tradizioni toscane – grazie anche allo specialista della tradizione culturale locale Lorenzo Michelini che ne ha riscritto il copione con sketch e rappresentazioni teatrali.
Verranno ricreate situazioni comiche e saranno mostrate al pubblico i tradizionali canti benaugurali di un tempo, introdotti dal poeta di ottave rime Marco Betti. Importantissima la presenza dei bambini, gli attori principali dello spettacolo, che con abiti da adulti rappresenteranno lo spirito gioioso della festa e della rinascita.
A seguire, tutti davanti a palazzo d’Arnolfo con il naso all’insù e la voglia di meravigliarsi con l’evento “La Befana scende dall’alto”. La dolce vecchietta si calerà dal palazzo simbolo della città, Palazzo d’Arnolfo per donare caramelle e cioccolatini a tutti i bambini e a tutte le bambini presenti in piazza Cavour. L’iniziativa è a cura dei vigili del fuoco distaccamento di Montevarchi che porteranno in centro anche i loro mezzi per mostrarli ai più piccoli.