“L’incontro richiesto da 37 rappresentanti mensa su 217 a dicembre, calendarizzato da me il 15 gennaio e che io ho colpevolmente “toppato”, è fissato per il 30 gennaio, data che vede la disponibilità anche dalla Asl oltre che di Elior. La data del 22 gennaio, proposta da me insieme a quella del 30, non rendeva possibile la presenza della Asl che, come si comprende, è molto importante.
La scelta del 30 gennaio è stata comunicata ai 37 firmatari della richiesta di dicembre venerdì mattina per mail, con conferma di poche ore fa. Non solo: al fine di garantire il contatto diretto e costante ho deciso che da febbraio ogni ultimo venerdì del mese saremo a disposizione dei 217 rappresentanti mensa e dei genitori che ne faranno richiesta: sarà il “mensa day” un modo per avere il polso delle criticità e delle proposte.
In ultimo: ricevo diverse telefonate di rappresentati mensa e di genitori un pò scocciati per la richiesta di una raccolta firme, ma sono troppo “vecchia” di amministrazione per non capire che è facile creare movimento su un tema delicato e diffuso come questo. Del resto è evidente che ci sono alcune problematiche che dobbiamo risolvere su un servizio che “riguarda” 4.600 bambini e che quindi coinvolge 9200 genitori.
Qualche arruffapopolo ci sta, quel che conta è trovare soluzioni alle criticità come sempre abbiamo fatto. Proprio per questo il 2024 sarà un anno sperimentale con innovazioni in accordo con la Asl, da condividere con le famiglie, e con un percorso partecipativo verso un nuovo patto/disciplinare da approvare entro la fine dell’anno, dopo il lavoro avviato e interrotto con il covid”.