BIBBIENA- โPennelli e colori a Carnevaleโ questo il titolo della mostra ispirata a โLe novelle della nonnaโ di Emma Perodi, nata da unโidea di Alberta Piroci Branciaroli, storica dellโarte e direttore scientifico del Parco letterario Emma Perodi.
Sedici le opere esposte, tra cui anche il ritratto della scrittrice, realizzate con tecniche varie da professionisti e non, โpoichรฉ non si tratta di un concorso โ spiega la Piroci โ ma ciรฒ che conta รจ lo spirito di partecipazione, sebbene alcune provengano anche dallโAccademia di belle arti e del disegno di Firenzeโ.
Lโinaugurazione, in programma sabato 10 febbraio alle ore 17.00 nella Sala delle Bandiere del municipio, vedrร la partecipazione della Filodrammatica di Bibbiena, su idea della scenografa Piera Biondi Giannini. Emma Perodi sarร interpretata da Annalisa Pietrini che presenterร i quadri, Fabrizio Mecacci darร il volto al Conte, presente anche la contessa, mentre Federico Ferrini vestirร i panni del paggio, con i costumi di Marinella Donati.
Lโesposizione consiste in un itinerario storico-geografico che si snoda dalla novella โLa Fidanzata dello scheletroโ, da cui il maestro Tito Bartolini nel 1937 prese spunto per inventare la leggenda della Mea, fino ad arrivare alla novella โLโombra del Sire di Narbonaโ che richiama la confluenza dellโArchiano a Bibbiena. Per lโoccasione le lettrici di Uniel leggeranno proprio alcuni passi tratti dalle novelle. Apertura prevista anche domenica in occasione dei festeggiamenti del Carnevale.
Domenica la manifestazione entra nel vivo alle ore 15.00 con la benedizione dei labari e dei gruppi nel sagrato della Propositura, cui seguirร il corteggio storico tra i borghi del paese, allestito con le bandiere dei rioni. Al ritorno in piazza Tarlati il pomeriggio si animerร con spettacoli di musici, sbandieratori, cantori e balletti, per concludersi con lโimmancabile rapimento della Mea da parte di Marco Tarlati. Domenica e martedรฌ nella piazzetta Camaiani lโassociazione AVIS preparerร piatti rustici e dolci.
Per il Martedรฌ grasso tradizione e leggenda si fondono: dopo la restituzione della bella popolana ai fondaccini da parte del Conte Tarlati, in segno di riappacificazione, quando il โCampanoneโ batterร le 17.00, verrร dato fuoco al Bello Pomo, tradizione che risale al lontano 1337. Presente allโevento anche la Filarmonica bibbienese. Nel Carnevale di Bibbiena, uno dei piรน antichi dโItalia, sono infatti presenti due anime: quella storica che rimanda alla manifestazione del โBello Pomoโ e quella leggendaria della bella Mea con i suoi contenuti narrativi (il rapimento, la rivalitร tra i rioni, lโamore, ecc.).