Dopo la terribile tragedia di Firenze la Filca-Cisl ha deciso di lanciare a livello nazionale 10 proposte per la sicurezza in edilizia. Filca-Cisl, per prima, ha proposto di estendere ai lavori privati alcuni istituti validi per gli appalti pubblici. “Mai come in questo momento – spiegano Marino Serafino, Gilberto Pittarello ed Antonio D’Angelo della Filca-Cisl di Arezzo – è fondamentale dare qualità e trasparenza al mondo delle costruzioni e proteggere il lavoratore. Le nostre proposte – aggiungono – partono da un passo non più rinviabile: estendere le norme del Codice degli Appalti anche ai lavori privati con maggiore concentrazione di manodopera, per fornire quei principi di trasparenza e digitalizzazione che permettano una partecipazione attiva e responsabile a tutti i livelli di rappresentanza, incluso il singolo cittadino”.
Tra le 10 proposte ci sono alcuni interventi efficaci da inserire anche nell’ambito dei lavori privati: ad esempio lo scorporo dal ribasso d’asta dei costi della sicurezza e del lavoro; il mantenimento degli stessi standard contrattuali per tutta la catena d’appalto; la responsabilità in solido. Molto importante anche la formazione, che deve essere obbligatoria sia per gli operai che entrano in cantiere che per gli imprenditori che avviano un’attività edile, oltre a corsi di italiano per gli edili stranieri. I lavori più complessi, inoltre, devono essere affidati a imprese specialistiche, con esperienze almeno quinquennali e relativa certificazione. Dal punto di vista di Filca-Cisl sono necessarie anche una banca dati pubblica delle certificazioni e dei soggetti che certificano, un sistema premiale per le imprese certificate dal sistema bilaterale, visite preventive dei tecnici del Cpt e un limite al numero di incarichi ai coordinatori della sicurezza, con obbligo di presenza in cantiere almeno settimanale.
Tra le altre proposte l’introduzione della figura del Promotore della Sicurezza (un consulente per le attività ispettive), l’affidamento preferenziale alle reti di impresa/ aggregazioni di impresa per incentivare la strutturalità aziendale, il cartello digitale di cantiere trasparente per tutti gli appalti.
Nel frattempo stanno partendo assemblee in tutti i luoghi di lavoro per avviare un confronto diretto. Domani martedì 20 febbraio, alle 15, appuntamento in Toscana, a
Quarrata (Pistoia), presso il magazzino LVM Services. Interverranno, tra gli altri, i segretari generali della Filca Cisl Nazionale, Enzo Pelle, e della Cisl Toscana, Ciro Recce e il Segretario della Fim Nazionale Valerio D’Alò.
“E’ l’ora di mettere da parte le rivendicazioni politiche su chi ha fatto meglio o peggio per la prevenzione degli incidenti nel lavoro – ha spiegato Silvia Russo, segretaria generale Cisl Arezzo – per non ridurre ogni tragedia ad un “palco” per le rivendicazioni post mortem. Noi vogliamo porre l’accento piuttosto sulla mancanza di coesione e collaborazione sull’attuazione e il completamento delle buone norme che già ci sono.
Per la Cisl questo è inaccettabile, come inaccettabile è pensare che la regola sia “alleggerire” il codice degli appalti. Rischiamo invece che la “semplificazione” diventi “de- regolamentazione”! Dopo il giusto cordoglio – conclude Russo – inauguriamo una stagione di accordi ad ogni livello, anche regionali e territoriali, con organismi datoriali e istituzioni perché formazione e attività ispettive siano rafforzate, finalizzate per settore e incrementate.
Cisl Arezzo