Anche nel 2024 la situazione dell’autotrasporto si presenta tutt’altro che rosea. Ad affermarlo è Antonio Peruzzi, Presidente CNA FITA Arezzo:
“Gli aumenti dei costi, la situazione internazionale e alcune scelte locali come quella sul pedaggio sulla FI-PI-LI e anche le proposte di revisione del codice della strada pesano sul nostro comparto in maniera tale da rappresentare una minaccia per la sostenibilità del settore, che rischia il collasso -, afferma Peruzzi.
Per questo la nostra associazione a livello nazionale sta chiedendo al Governo maggiore attenzione sulle problematiche del nostro comparto, in particolare per le imprese di piccola dimensione, che dinanzi agli aumenti dei costi legati anche alle problematiche geopolitiche, a fronte di margini di guadagno sempre più ridotti, rischiano la chiusura”.
A conforto di queste affermazioni ci sono i numeri con un aumento percentuale medio del 4,6% dei costi dell’autotrasporto, pari a circa 6.000 euro in più l’anno per ciascun mezzo, escluso il costo del lavoro dipendente e del carburante. A questa situazione generale si aggiunge, a livello locale, la situazione della FI-PI-LI e la decisione della Regione Toscana di introdurre il pedaggio ai soli mezzi pesanti.
“Si tratta di una scelta politica per noi incomprensibile che colpisce la nostra categoria – prosegue Peruzzi. Oltre a ritenere tale provvedimento ingiusto e discriminatorio lo troviamo non realizzabile e tanto meno non risolutivo ai problemi dell’infrastruttura. Da ben tre anni infatti ribadiamo che la FI -PI-LI non può essere un’alternativa gratuita all’autostrada A11.
Le due arterie servono due territori completamente diversi e non è sicuramente una colpa da addossare al mondo del trasporto se, lungo la FI-PI-LI, si sono sviluppati negli anni tantissimi insediamenti produttivi che hanno bisogno, che piaccia o no, delle ruote per sopravvivere. Un pedaggio, comunque, possiamo anche essere disposti a pagarlo ma dopo che l’infrastruttura è stata migliorata e non prima: va bene essere utenti, ma non finanziatori”.
Ultimo tema, non meno importante, è la proposta di legge di revisione del Codice della Strada, a cui CNA Fita si sta opponendo per correggere le storture presenti nel testo. “In particolare ci riferiamo a quelle collegate alla durata dei periodi di guida e di riposo, che rischiano di rendere onerose, discontinue e inefficienti le attività del trasporto tanto di merci che di persone- afferma ancora Peruzzi.
Ad allarmare le nostre piccole imprese del settore soprattutto la cosiddetta sospensione breve della patente di guida che scatterebbe nel caso di sforamento dei tempi di servizio o di riposo, qualora il punteggio attribuito su patente di guida o carta di qualificazione del conducente risultasse inferiore a venti punti, dunque anche nell’ipotesi di violazione di esigua gravità.
Si tratta di una che misura attribuisce alle imprese colpe non loro, determinate dallo stato delle infrastrutture stradali, dalla carenza di aree di adeguata sosta, dalla congestione causata da caotica manutenzione stradale, elementi che rappresentano oggi le principali criticità che condizionano la guida degli autisti”, conclude il Presidente CNA FITA Arezzo Antonio Peruzzi.
Uff. Stampa CNA Arezzo