“Viva il Pionta!”, tutto pronto per la grande festa di sabato 29 giugno

Tutto pronto al parco del Pionta per accogliere la grande festa di sabato 29 giugno. Lโ€™evento sโ€™inserisce nellโ€™ambito del progetto Pionta Park, co-finanziato dalla Fondazione CR Firenze e coordinato da APS Narrazioni Urbane, in collaborazione con il Dipartimento scienze sociali, politiche e cognitive dellโ€™Universitร  di Siena e con il patrocinio di Comune di Arezzo e Azienda USL Toscana Sud Est.

Lโ€™assessore allโ€™urbanistica Francesca Lucherini: โ€œesattamente due anni fa, i co-protagonisti della rigenerazione del parco del Pionta si sono ritrovati per costituire una cabina di regia, di cui il Comune ha assunto il ruolo di โ€˜capofila urbanisticoโ€™, e dare vita a un progetto organico, consapevoli del significato del Pionta per Arezzo fin dallโ€™anno Mille, lโ€™epoca dei vescovi riformatori di origine germanica e della schola di Guido Monaco. Adesso nel 2000 dobbiamo guardare avanti, sia per quanto riguarda i nostri interventi specifici come Comune, che potranno essere realizzati nella zona di proprietร  che corrisponde sostanzialmente al parco pubblico, sia per quanto riguarda il marterplan, disegnato attraverso un percorso partecipativo, che coinvolge lโ€™intera zona, dallโ€™area archeologica alle strutture sanitarie e universitarie. In questi anni, peraltro, come amministrazione comunale non siamo rimasti inerti ma grazie ad alcune iniziative come โ€˜Sport nei Parchiโ€™ abbiamo dimostrato come il Pionta sia una scommessa per lโ€™intera giuntaโ€.

โ€œSe i processi di rigenerazione urbana – ha ricordato la referente di Pionta Park e docente al dipartimento universitario Francesca Bianchi – aspirano a rendere gli ambienti di vita piรน sostenibili, giusti e coesi con interventi sulla dimensione delle cittร  e azioni di emancipazione degli individui e delle collettivitร  nellโ€™ottica dello sviluppo locale, ad Arezzo giร  da tempo le istituzioni e nello specifico lโ€™Universitร  di Siena, attraverso i numerosi progetti lanciati dal Dispoc, agisce nellโ€™ottica di rendere il parco del Pionta sempre piรน rigenerato e fruibile da parte della comunitร  universitaria e della collettivitร  tuttaโ€.

Alfredo Notargiacomo, delegato del direttore generale dellโ€™Azienda Usl Toscana Sud Est zona distretto aretina: โ€œrecentemente abbiamo inaugurato la centrale operativa territoriale e presto avremo il centro autismo: entrambe le strutture sono dentro al Pionta, nel cuore di questo luogo su cui occorre lavorare insieme. Il Pionta rappresenta anche la storia della salute mentale: oggi i dati sono preoccupanti per i ragazzi sotto i 18 anni affetti da ansia e depressione. La salute mentale รจ dunque una delle patologie che occorre attenzionare per intervenire non tanto farmacologicamente ma in maniera olistica guardando la persona nella sua interezzaโ€.ย 

Diego Cariani di Narrazioni Urbane: โ€œil progetto Pionta Park mira a contribuire alla rigenerazione e valorizzazione di unโ€™area verde di grande importanza storica e culturale per la cittร , mostrando le sue potenzialitร  come spazio vitale e godibile. Lโ€™evento rappresenta un ulteriore step dopo una serie dโ€™iniziative partecipative svolte insieme alla cittadinanza e alle associazioni locali nel corso degli anniโ€.

La festa รจ resa possibile dalla collaborazione di numerose associazioni di cui si รจ fatto portavoce Franco Dringoli del comitato Rinascita del Pionta: โ€œoffriremo una vasta gamma di attivitร : iniziative artistiche e musicali, attivitร  sportive, giochi per bambine e bambini, laboratori culturali e passeggiate storiche. Sarร  un’occasione per esplorare e apprezzare il parco, nella sua dimensione di socialitร , divertirsi e imparare di piรน sulla sua storia e sulla memoria che custodisceโ€.ย 

โ€œViva il Pionta! – ha concluso Tina Chiarini del Centro Franco Basaglia – non sarร  solo un momento di svago ma anche unโ€™opportunitร  per riflettere sullโ€™importante ereditร  di Franco Basaglia nel centenario della sua nascita e sullโ€™impatto della sua opera sulla societร . Il 29 giugno 1990, infatti, avveniva la chiusura funzionale dellโ€™ospedale psichiatrico della zona Aretina: un passo significativo nel percorso di umanizzazione e riforma della psichiatria in Italia, fortemente voluto dal neurologo veneziano. Liberare gli altri significa liberare se stessiโ€.

Ufficio Stampa Comune di Arezzo

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