Fausto Vagnetti morì a Roma il 18 settembre del 1954. Nello stesso giorno, a settant’anni di distanza, Anghiari vuole ricordarlo con un evento dedicato alla sua memoria. Il 18 settembre alle 18, presso Palazzo Pretorio, è in programma una visita guidata dei suoi dipinti conservati presso Palazzo Pretorio.
Il dott. Lorenzo Minozzi accompagnerà i visitatori tra le sale del Palazzo oggi sede del Comune, per spiegare l’arte e la vita del pittore anghiarese.
Vagnetti è nato ad Anghiari, luogo a cui è rimasto legato per tutta la vita. È venuto alla luce in quella che oggi è la Sala del Sindaco, all’interno del Palazzo Pretorio di Anghiari.
A 17 anni, nel 1893, si è trasferito a Roma dove è stato allievo di Filippo Prosperi all’Istituto di Belle Arti di via Ripetta.
Dopo aver aperto lo studio a piazzale Ponte Milvio, in un edificio antico che era anche posto di ristoro e per il cambio cavalli, è entrato in contatto con artisti, tra cui Duilio Cambellotti e Mario Sironi e il critico d’arte Piero Scarpa. Dal 1908 ha insegnato Disegno architettonico e Ornato alla Facoltà di Ingegneria di Roma.
Dal 1912 ha ricoperto la cattedra di Figura disegnata all’Istituto di Belle Arti di Roma; sempre nel 1912 è stato chiamato all’insegnamento di Prospettiva e di Scenografia al Museo artistico industriale di Roma e nel 1913 ha sposato Rosalia Pittaluga.
Dal matrimonio nasceranno Luigi (Gigi), Corinna e Maddalena (Nenella). Con la guerra ha prestato servizio come tecnico disegnatore, presso le Acciaierie di Terni.
Nel 1920 ha avuto la cattedra di Disegno dal vero, alla Facoltà di Architettura di Roma, che terrà per trentacinque anni.
I suoi manuali di disegno prospettico denotano con quanta attenzione egli si sia applicato allo studio dello spazio e della prospettiva, con precise ricerche sui vuoti e sulla luce. Vagnetti è morto d’improvviso a Roma, nel suo studio.
Ufficio Stampa Comune di Anghiari