Luca Parrini rieletto Presidente nazionale di Confartigianato Orafi

Il Consiglio nazionale di Confartigianato Orafi ha rieletto alla Presidenza per altri quattro anni l’imprenditore aretino Luca Parrini. Parrini sarà affiancato da Andreina Facchinetti (Lombardia) e da Giuseppe Verdenelli (Marche) nel ruolo di Vice Presidenti.

 

Il Consiglio vede attualmente rappresentate molte regioni italiane: alla triade presidenziale si aggiungono Sergio Figar (Friuli-Venezia Giulia), Patrizia Fuso (Puglia), Piero Marangon (Veneto), Paolo Pieri (Emilia-Romagna), Valerio Romana (Piemonte), Giuseppe Rossi (Abruzzo), Luca Tamanini (Trento), mentre rappresentanti di ulteriori regioni potrebbero aggiungersi nel corso del quadriennio.

 

Fra i vari temi presenti nel programma del Presidente Parrini quello più urgente è sicuramente quello della difficoltà di reperimento della manodopera qualificata registrato negli ultimi anni non solo dalle imprese del settore ma anche da quelle dell’intero comparto manifatturiero.

 

Le dinamiche demografiche sperimentate dai territori e lo scarso appeal dei percorsi formativi offerti dagli istituti scolastici ad indirizzo tecnico-scientifico – sostiene Parrini – mettono a rischio nel medio-lungo periodo il mantenimento dei livelli occupazionali necessari a garantire la capacità produttiva delle imprese”.

 

È necessario che le imprese del settore si facciano parte attiva di un’operazione culturale e di comunicazione rivolta alla valorizzazione dell’artigianato e della manifattura orafa anche attraverso una campagna di comunicazione nazionale a sostegno del rilancio dell’immagine del gioiello made in Italy.

 

Si ritiene fondamentale il dialogo tra il mondo della scuola e quello della produzione attraverso l’attivazione della concertazione tra gli Istituti professionali, le associazioni di categoria e le aziende come ad esempio i progetti PCTO di orientamento e alternanza scuola-lavoro.

 

Una delle azioni fondamentali da mettere in campo sarà quella di sostenere la progettazione e la realizzazione di corsi post-diploma come quelli realizzati dalle Fondazioni ITS, attraverso l’attivazione di partenariati che prevedano un ruolo attivo da parte delle nostre associazioni territoriali di rappresentanza.

 

Sul tema della promozione del gioiello made in Italy – aggiunge il Presidente Parrini – è considerato fondamentale continuare a sostenere la partecipazione delle imprese alle fiere orafe internazionali che costituiscono uno strumento fondamentale per la commercializzazione del prodotto delle aziende orafe italiane nel mondo.

 

Occorre mantenere attivo il dialogo con le organizzazioni fieristiche che curano l’organizzazione delle principali fiere di settore sul territorio nazionale ed internazionale. Allo scopo di favorire la partecipazione delle piccole imprese alle fiere internazionali occorre a nostro parere semplificare i requisiti previsti per l’accesso ai principali strumenti agevolativi messi a disposizione dal MAECI, da SIMEST e dalle Regioni”.

 

L’utilizzo delle nuove tecnologie digitali può rappresentare una leva competitiva molto importante per presidiare i mercati e sviluppare rapporti con i nuovi clienti. Secondo il Presidente di Confartigianato Orafi “occorrerà pertanto stimolare le piccole imprese del settore nell’adozione e nel perfezionamento di quegli strumenti di comunicazione digitale che consentono di promuovere l’immagine e la commercializzazione della loro produzione.

 

Gli incentivi come ad esempio il Bonus Export Digitale Plus messo a disposizione dal MAECI possono rappresentare a nostro parere strumenti agevolativi da promuovere anche in futuro per sostenere le piccole imprese nell’adozione delle nuove tecnologie digitali.

 

Diventa essenziale promuovere il dialogo delle imprese con i centri più accreditati di ricerca e sperimentazione, le Università, le agenzie formative e gli istituti professionali anche attraverso progetti di partenariato all’interno dei sistemi territoriali locali”.

 

Considerando che la domanda interna rappresenta il principale sbocco della grande maggioranza delle piccole e piccolissime imprese orafe italiane che, a causa della ridotta dimensione, non hanno accesso ai mercati internazionali – aggiunge Parrini – occorrerà infine sostenere l’immagine del gioiello artigianale attraverso azioni di comunicazione da sviluppare a livello territoriale e nazionale.

 

La contrazione dei consumi di oreficeria sperimentata nel nostro paese negli ultimi 15 anni può essere ricondotta non solo alla riduzione del potere d’acquisto, ma anche alla variazione nei gusti dei consumatori italiani.

 

Se l’oggetto in metallo prezioso rappresentava un tempo il simbolo del raggiungimento di un elevato status sociale o era collegato alla celebrazione un rito sociale legato ai momenti importanti della vita di ciascuno all’interno della famiglia oggigiorno la scelta di acquisto di un gioiello rappresenta oggi sempre più spesso un momento di appagamento e viene utilizzato per sottolineare simbolicamente anche eventi meno importanti nella vita dell’individuo non necessariamente legati alla sfera familiare o sentimentale.

 

Tra i fattori della contrazione dei consumi dei preziosi in Italia un ruolo sempre più importante è poi determinato dalla concorrenza degli oggetti di bigiotteria e accessori moda offerti sul mercato dai grandi marchi del lusso che hanno eroso la domanda di gioielleria anche grazie all’utilizzo di massicce campagne pubblicitarie ed al prezzo di acquisto che diventa molto più accessibile.

 

La realizzazione di una campagna di comunicazione a sostegno della produzione unbranded è a nostro avviso la risposta ottimale per rilanciare il consumo di gioielleria in Italia.

 

L’organizzazione non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, di eventi culturali dedicati all’arte orafa presso prestigiose location museali può rappresentare a nostro avviso un’azione molto efficace per valorizzare e rilanciare l’immagine del gioiello made in Italy nell’immaginario collettivo del consumatore”.

 

Uff. Stampa Confartigianato

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