Foreste incantate: esplorazione dei boschi e delle foreste casentinesi

Una mostra collettiva di fotografia sociale fatta con le foto dei collaboratori su come viene vissuto il rapporto con la natura

L’8 Dicembre, giorno dell’Immacolata, alle ore 16.00 in un fondo adibito a galleria che si trova in via Garibaldi, 63 a Pratovecchio, l’azienda Freschi&Vangelisti inaugura una mostra fotografica collettiva dedicata al bosco casentinese dal titolo “Foreste incantate: l’esplorazione dei boschi e delle foreste casentinesi”.

La particolarità di questa mostra sta nel fatto che gli autori delle 169 fotografie in mostra sono i collaboratori dell’azienda, invitati da Denise e Stefano che, come ogni anno, promuovono iniziative aziendali volte a rafforzare il senso di amicizia e dall’altro per salutarsi prima delle festività natalizie.

Quest’anno il concorso tra i collaboratori diventa un vero e proprio evento esterno, in un gesto di riconoscenza verso il territorio. Chiunque infatti potrà andare a visitare la mostra curata da Roberto Rossi, Direttore del CIFA, Centro Italiano della Fotografia di autore e già Presidente nazionale di FIAF Italia.

Rossi, insieme a Graziano Capaccioli e Stefano Fabrizzi – due stimati fotografi del nostro territorio – selezioneranno le cinque migliori foto di questo progetto alle quali saranno dati dei riconoscimenti messi a disposizione dai vertici dell’azienda.

Roberto Rossi, Direttore CIFA commenta: “La mostra che ovviamente è molto varia, è secondo me di grande interesse sociale. La mostra nella sua complessità esprime l’amore e l’attaccamento profondo che noi casentinesi abbiamo per le nostre foreste. Un amore che ha tante forme e queste foto le esprimono tutte. La finalità cercata dall’azienda è contenuta in questo percorso di colori, scatti, spesso molto estemporanei ma veri che contengono una profondità di emozioni molto forte. Questa forma di fotografia sociale ha riportato alla luce i sentimenti dei cittadini comuni: fascino, magia, voglia di elevarsi verso l’infinito. Questi sono gli elementi principali. La cosa che mi ha colpito al di là della qualità fotografica che qui meno interessa, è proprio questa ricerca di verticalità, di andare verso il divino che accomuna la maggioranza delle foto”.

Roberto Rossi riflette anche sul ruolo della fotografia oggi come mezzo espressivo che avrà dei cambiamenti anche con l’avvento dell’intelligenza artificiale.

Ecco il suo commento: “Oggi tutti possono fare foto in modo semplice e immediato. Quello che dobbiamo recuperare da qui in avanti è la capacità di guardare a ogni foto con un senso critico più profondo. La foto è sempre fatta da un punto di vista, ma oggi rischia anche di alterare completamente la realtà fattuale attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Io credo che anche questo esperimento aziendale di fotografia sociale dimostri però una cosa che l’emozione umana che coglie un particolare e che rimanda ad altro non potrà mai essere uguagliata. L’uomo è cuore, spiritualità, valori e nelle foto che mostreremo nella galleria, lo dimostrano. L’essere umano in questo non potrà mai essere superato e neppure eguagliato. La mostra di Pratovecchio dimostra anche che un grande amore può riportare alla vista dell’altro da noi qualcosa che non è solo uno scatto, ma un viaggio attraverso il mondo interiore. La mostra è stata allestita cercando di ridare allo spettatore un racconto di questo viaggio che ognuno dei partecipanti ha fatto dentro sé e poi ha regalato al prossimo. Ringrazio Denise e Stefano per avermi affidato il ruolo di curatore in questo bellissimo esperimento che ritengo abbia un valore culturale e sociale altissimo”.

Nella giuria che selezionerà le cinque migliori fotografie c’è anche Graziano Capaccioli, fotografo naturalista che tanti anni fa se ne è andato per i boschi con una doppietta ed è tornato a casa con una macchina fotografica in mano.

La sua è stata una folgorazione, un innamoramento, una conversione autentica a favore della Natura e delle sue creature. Le sue foto sono un atto di amore totale verso il pianeta e in particolare l’area protetta del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi.

Stefano Fabrizi, formatosi nel contesto del CIFA, è un bravissimo e stimato fotografo che ha sviluppato nel tempo uno stile originale e molto incisivo.

La mostra nella galleria che si trova in via Garibaldi, 63 a Pratovecchio sarà aperta fino al 6 di gennaio tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 18.

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