Finto Carabiniere truffa un anziano, oro e gioielli per 15mila euro

Nella giornata di ieri, i Carabinieri di Sansepolcro hanno intercettato unโ€™automobile che era stata segnalata come sospetta poichรฉ utilizzata per commettere reati.

Unโ€™utilitaria, che รจ stata individuata e fermata sulla E/45 nel tratto del territorio biturgense. Alla guida del mezzo un trentenne italiano, che oltre a non sapere dare una valida giustificazione della sua presenza in zona non sapeva nemmeno giustificare il possesso di 2.500 โ‚ฌ che nascondeva sotto il tappetino dellโ€™auto.

A quel punto la perquisizione personale e veicolare, consentiva di rinvenire, occultati nella persona, oggetti in oro, quali collane, orecchini, braccialetti per un peso che sfiorava i 200 grammi, un orologio dalla cassa in oro e cinturino in pelle.

I preziosi, qualora reimmessi sul mercato o rivenduti, avrebbero fruttato circa 15.000 โ‚ฌ.
Nessuna collaborazione รจ giunta dallโ€™uomo, per cui i Carabinieri hanno dovuto ricostruire il tragitto percorso dallโ€™auto fino a risalire alle sue soste, giungendo fino a Cesena e Ravenna. Proprio in queste province erano state segnalate truffe con la tecnica, cosiddetta, del โ€œfinto Carabiniereโ€.

Le vittime, due anziani pensionati entrambi vedovi e senza nessuno ad assisterli, erano stati contattati proprio dallโ€™uomo poi fermato dai Carabinieri di Sansepolcro.

Gli era stato detto che i figli avevano avuto un incidente e che erano stati arrestati, ma potevano essere immediatamente rimessi in libertร  grazie al pagamento di una cauzione, per cui i due anziani, pensando di poter soccorrere i figli in difficoltร , hanno subito consegnato tutto ciรฒ che avevano. Per tali motivi lโ€™uomo, veniva quindi denunciato in stato di libertร  alla competente Autoritร  Giudiziaria.

Si rammenta che in Italia, non esiste alcuna procedura che preveda la cauzione e che mai nessun operatore di polizia, potrebbe chiedere nulla in pagamento per la liberazione di un arrestato.

Ciรฒ si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dellโ€™attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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