Castiglion Fiorentino: la proiezione del film “Vita Activa, The Spirit of Hannah Arendt”

Con la proiezione del film “Vita Activa: The Spirit of Hannah Arendt” il comune di Castiglion Fiorentino ricorda e commemora la “Giornata della Memoria”.  Al termine della proiezione ci sarà un dibattito moderato da Alberto Mariotti, professore di storia e filosofia.

 “Affinché la ‘Memoria’ non sia soltanto un orpello del passato ma sia assolutamente attuale” afferma l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.

“La filosofa ebrea tedesca Hannah Arendt” – si legge nella sinossi del film “causò un putiferio negli anni ’60 coniando il sovversivo concetto di “banalità del male” in relazione al processo a Adolf Eichmann.

La sua vita privata non è stata meno controversa, a partire dalla relazione giovanile con il filosofo Martin Heidegger, simpatizzante del regime nazista.

Il film offre un ritratto intimo e straordinariamente documentato della vita privata e intellettuale della Arendt, attraverso i luoghi dove ha vissuto, lavorato, amato e sofferto, mentre scriveva delle ferite ancora aperte del suo tempo.

Come dimostra l’interesse costante nei confronti della sua figura e delle sue opere, le sue analisi sulla natura del male, i totalitarismi e le ideologie restano più attuali che mai”.

“Ogni anno cerchiamo di celebrare questa giornata in modo diverso assistendo a rappresentazioni teatrale, cinematografiche, cercando di dare a chi partecipa attivamente a questi incontri sia i contenuti che gli strumenti che portano alla riflessione da ogni tipo di retorica” conclude l’assessore alla cultura Massimiliano Lachi.

E lunedì, il giorno della ricorrenza internazionale all’esterno del comune di Castiglion Fiorentino, proprio per commemorare le vittime della Shoah, le bandiere saranno a mezz’asta.

 “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. (Art. 1 della legge n. 211 del 20 luglio 2000)

Ufficio Stampa
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