Azienda a secco. Di gasolio, stipendi e informazioni. E’ la Tsd che fa parte della holding TelNet. Opera nel settore delle telecomunicazioni e si occupa di costruzione e manutenzione delle reti per conto di FiberCop, nata da una costola Tim. Occupa 100 lavoratori ad Arezzo, 400 in Toscana, 700 in Italia.
“I segnali di crisi – racconta la Rsu – li abbiamo avuti dopo l’estate. Ritardi nei pagamenti degli stipendi, salario frazionato in due rate e poi il blocco. Dobbiamo ancora riscuotere il mese di dicembre e la tredicesima. Con una mail ci è stato comunicato che quest’ultima dovrebbe essere corrisposta entro pochi giorni. Ma non siamo ottimisti. Nei giorni scorsi siamo andate a fare il pieno ai mezzi e la carta carburante indicava zero credito. Noi non lavoriamo in ufficio, andiamo ogni giorno in giro per la provincia di Arezzo. Non avere gasolio vuol dire non poter lavorare. Abbiamo chiesto spiegazioni ma non ci sono state fornite. Abbiamo quindi deciso di rimanere a disposizione: se non lavoriamo non è certo colpa nostra”.
Gran parte dei 100 addetti ad Arezzo hanno la stessa matrice: avevano iniziato a lavorare nel settore con la Ciet. Poi una lunga serie di passaggi da un’azienda a un’altra attraverso cessioni di ramo d’impresa, passaggi societari e altri meccanismi burocratici.
“Adesso siamo fermi – sottolinea Wais Sabatini, segretario della Slc Cgil. Non solo non è possibile lavorare ma non riusciamo nemmeno a capire quali siano le reali intenzioni dell’azienda. L’unico segnale che abbiamo avuto è stata la mail per il pagamento della tredicesima. Poi il gasolio è stata un’amara sorpresa: i lavoratori non erano stati avvertiti e non hanno potuto far altro che aspettare e mettersi a disposizione. Noi ci stiamo già muovendo e abbiamo organizzato un incontro regionale della categoria e delle Camere del lavoro di Arezzo, Firenze, Pisa, Grosseto, Siena e Livorno, In gioco c’è il futuro di centinaia di famiglie”.
In movimento anche la Cgil provinciale di Arezzo. “Abbiamo chiesto l’aggiornamento del tavolo all’Unità di crisi della Regione Toscana e siamo in attesa di una convocazione – annuncia il Segretario Alessandro Tracchi. Così come attendiamo una nuova riunione in sede ministeriale dopo l’incontro del 20 gennaio che ha registrato l’assenza, all’ultimo minuto, dell’azienda. Quella della Tsd è una vicenda veramente particolare. Intanto parliamo di blocco dell’attività e di mancati stipendi in un settore strategico. Poi ci domandiamo cosa farà il committente FiberCop di fronte a questo fermo delle attività. E cosa diranno i clienti in caso i guasti o incidenti. Infine è ormai giunto il momento di domandarsi a cosa sono serviti i molti passaggi di società che si sono verificati in questi anni. Se il risultato finale è quello di carte carburante azzerate e di lavoratori senza stipendio, allora dovremmo puntare a risolvere subito l’emergenza ma poi a chiarire, a livello nazionale, come funziona il gioco delle scatole cinesi nel sistema delle telecomunicazioni in Italia”.