Paolo Ruffini super ospite del Passioni Festival

รˆ sempre tempo di Passioni Festival. La kermesse culturale aretina torna, seppur fuori stagione, con un appuntamento speciale in collaborazione con La Feltrinelli Point di Arezzo.

Giovedรฌ 27 febbraio, alle ore 18.30 presso il Circolo Aurora in piazza Santโ€™Agostino ad Arezzo, il regista, attore e produttore Paolo Ruffini presenterร  il suo ultimo libro โ€œBenito, presente!โ€, edito da Baldini+Castoldi. Lโ€™incontro sarร  moderato dai giornalisti Chiara Calcagno e Nicola Brandini. 

Paolo Ruffini รจ un artista poliedrico, che ha saputo spaziare tra cinema, televisione e teatro. Livornese doc, nel 2001 ha fondato lโ€™associazione cinematografica. Ha diretto da regista i film โ€œFuga di cervelliโ€, โ€œTutto molto belloโ€, โ€œRagazzaccioโ€ e โ€œRido perchรฉ ti amoโ€.

Oltre ad essere un autore molto versatile, รจ stato anche conduttore di diverse edizioni del programma Colorado su Italia 1. Parallelamente ha sempre portato avanti la carriera teatrale e di scrittore, spaziando dalla prosa al varietร .

Da sempre impegnato nel sociale, soprattutto sui temi della fragilitร  e dellโ€™inclusione. Si distingue in particolare per il progetto Up&Down, in cui lavora con attori disabili. Nel 2022 firma la regia del docufilm PerdutaMente, il cui lavoro ha ispirato la ricerca per โ€œBenito, presente!โ€.

Con โ€œBenito, presente!โ€ Ruffini scrive un romanzo dalla forza gentile e sognante, una favola che attraversa la Storia per riconciliarci con un destino diverso, lasciandoci vedere cosa saremmo tutti se qualcuno ci esortasse a scegliere lโ€™educazione allโ€™amore non solo a scuola, ma nella vita.

Il libro

Edoardo Meucci insegna Storia in un liceo di Milano. รˆ un uomo di quella sinistra che โ€œora non cโ€™รจ piรนโ€ (come direbbe lui), convinto antifascista, solitario, un poโ€™ asociale, la sua vita sembra un clichรฉ impolverato e triste, in cui il bellicoso fervore politico serve a mascherare anche la sua infelicitร .

Edoardo tratta male tutti e sta antipatico a tutti: estranei, studenti, bidelle e colleghi. Quando uno studente loda alcune โ€œcose buoneโ€ del fascismo, Edoardo perde le staffe e lo sbatte fuori.

I genitori minacciano di denunciarlo e il preside lo sospende, trovandogli un posto in una scuola elementare a Predappio, il paese di Mussolini.

Qui, Edoardo non fa che replicare la stessa indole aggressiva, rivolgendosi ai bambini come fossero piccole camicie nere, facendoli piangere subito. Redarguito dalla Preside, si trova di fronte a un ultimatum: o cambia atteggiamento, lasciando la politica fuori dallโ€™aula, o sarร  radiato.

La mattina successiva cโ€™รจ un temporale; quando Edoardo corre a scuola, sbatte contro il collega Luigi proprio mentre un tuono fa tremare le finestre. Non sarร  solo un tuono, bensรฌ lโ€™innesco di uno shock spazio-temporale che li catapulterร  in quella stessa scuola, ma nel 1890.

gli studenti, ora, cโ€™รจ proprio il piccolo Benito Mussolini. Lโ€™incontro con il duce รจ sconvolgente. Il piccolo Benito รจ un bullo, violento e anaffettivo.

Tra Luigi, accanito anarco-insurrezionalista pronto allโ€™azione, e la magica influenza di Editta, una giovane maestra che lotta contro un sistema maschilista, Edoardo sperimenterร  il piรน atroce dei dubbi e la piรน rivoluzionaria delle scoperte: far fuori il futuro dittatore, o provare invece a educarlo?

Ufficio stampa

Arezzo Passioni Festival

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