Il prossimo 29 giugno 2024 saranno 80 anni dalla sventata strage nazista di oltre 200 civili alla Chiassa. Furono i partigiani Gianni Mineo e Giuseppe Rosadi a riportare al comando tedesco il colonnello Maximilian von Gablenz, rapito il 26 giugno sulla strada Giovi – Anghiari da una banda autonoma comandata dal “Russo”, personaggio poco raccomandabile che nemmeno di fronte ad una strage di civili era disposto a rilasciare il colonnello. Lo stesso giorno della tragica strage di Civitella anche alla Chiassa era prevista un’altra carneficina, che solo il coraggio di Mineo e Rosadi evitò. Gianni Mineo chiese ed ottenne dai tedeschi una dilazione dell’ultimatum, riuscì a trovare il “Russo” e a convincerlo a rilasciare von Gablenz, che poi insieme a Rosadi accompagnò alla Chiassa ottenendo la liberazione degli ostaggi.
La gente della Chiassa non ha dimenticato i suoi Eroi e neppure il Comune di Arezzo, che nel 2014 intitolò a Gianni Mineo il Parco del paese.
Per il 29 giugno sono previste iniziative e manifestazioni per ricordare e ringraziare Gianni Mineo e Giuseppe Rosadi a 80 anni dal loro eroico gesto.
Il programma prevede una cerimonia alle ore 9,30 nel Parco della Chiassa, alla presenza delle autorità civili e militari e delle rappresentanze delle associazioni Combattentistiche e d’Arma. Sarà scoperta una nuova targa di intitolazione del Parco, dove al nome di Gianni Mineo è associato anche quello di Giuseppe Rosadi, che nel 2014 era deceduto da meno di 10 anni, termine prescritto dalla legislazione sulla toponomastica per le intitolazioni di luoghi pubblici.
Il Sindaco Ghinelli in prima persona si è impegnato per far sostituire l’attuale Targa con un’altra intitolata “Parco Medaglie al Valor Militare Giovan Battista Mineo S. Ten. Partigiano (1921 – 1987) Giuseppe Rosadi Partigiano (1923 – 2008)”. E sotto si legge: “Salvarono da strage la popolazione della Chiassa. 29 giugno 1944”.
La sera alle ore 21,30 presso la Chiesa della Chiassa si terrà uno spettacolo teatrale dal titolo “Chiasso alla Chiassa”. Lo spettacolo, che ricorda i drammatici giorni del giugno 1944, è stato realizzato su iniziativa della Brigata Partigiana XXV Maggio e de Il Nuovo Circolo 92 Chiassa, con la supervisione di Cinzia Corazzesi (Nata Teatro) e con un contributo economico del Cesvot. A recitare sarà la gente della Chiassa, che si calerà nei panni dei propri genitori o dei nonni per far rivivere agli spettatori quei terribili giorni intercorsi tra il rastrellamento e la liberazione per merito di Gianni Mineo e Giuseppe Rosadi. Momenti che videro grande disperazione tra gli ostaggi, convinti di venir fucilati da un momento all’altro. Lo spettacolo è una sorta di “autodramma”, come Strehler definì il Teatro Povero di Monticchiello. Una ricostruzione collettiva e ideale di un evento che ha segnato la vita del paese, per recuperare il senso delle proprie vite e tenere vive le proprie radici.
Il 29 giugno sarà un’importante giornata nel ricordo degli Eroi della Chiassa. Per non dimenticare.