“Memory from Sculpture / Memoria della Scultura”. Il Comune di Civitella in Val di Chiana, in collaborazione con AIESM – Associazione Internazionale Eventi di Scultura Monumentale e la Pro Loco di Civitella, organizza un Simposio Internazionale di Scultura Monumentale che si terrà a Civitella dal 25 maggio al 15 giugno in occasione dell’80^ Anniversario dell’Eccidio nazifascista del 29 giugno 1944.
Il Simposio, curato da Bettino Francini Presidente AIESM, con la partecipazione di 10 artisti internazionali di fama mondiale, prevede la realizzazione di 10 sculture, più un’undicesima opera del Direttore artistico Francini a rappresentanza dell’Italia, in pietra e/o metallo di circa 3 metri di altezza sul tema della Memoria che verranno installate nelle principali piazze delle frazioni del territorio comunale per ricordare le vittime dell’Eccidio.
“Il progetto – spiega il Sindaco Andrea Tavarnesi – è stato ritenuto di particolare valore culturale perché darà la possibilità di assistere alle fasi di realizzazione di un’opera d’arte anche da parte dei ragazzi delle scuole del territorio comunale, promuoverà, inoltre, la memoria di un evento storico che ha segnato per sempre la storia della Comunità di Civitella e arricchirà il suo patrimonio artistico”.
L’Eccidio di Civitella, Cornia e San Pancrazio fu uno dei più efferati dei massacri compiuti che contò 244 vittime civili. La mattina del 29 giugno 1944, unità della divisione paracadutisti corazzati “Hermann Göring” circondò il paese all’alba. Tutti gli uomini vennero strappati alle case e portati sulla piazza del paese, tra essi anche Don Alcide Lazzeri che offrì la sua vita in cambio di quella dei civili. Non venne ascoltato. L’ampiezza dell’operazione e il numero di compagnie coinvolte nei fatti di Civitella non permette di stabilire con esattezza l’ora, ma tutti i testimoni sopravvissuti concordano nell’aver individuato l’arrivo dei soldati tedeschi intorno alle 5.30 del mattino, quando le famiglie si preparavano ad andare alla messa nel giorno dei Santi Pietro e Paolo. I primi ad essere uccisi furono gli abitanti delle frazioni intorno al paese.
Ancora dopo 80 anni queste terre restano segnate dalla tragedia della guerra, uno squarcio nella memoria delle generazioni successive, che ancora oggi vogliono ricordare e tramandare i fatti di quei giorni, affinché mai più accadano.
Agli Artisti verrà richiesto di presentare un progetto che esprima il concetto di “Memoria della Scultura”, ossia la creazione di un’opera viva, che dalla scultura emerga una testimonianza dinamica, vivente e non mera rappresentazione celebrativa.
L’evento è realizzato anche grazie al contributo di Chimet Spa.