Al Centro Creativo Casentino la proiezione del documentario Rai 5 โ€œRosso Casentinoโ€

Verrร  presentato dall'autrice venerdรฌ 19 maggio alle 21

Quasi tutte le emittenti televisive, e lo stesso vale per quotidiani e periodici, non solo di diffusione nazionale, si sono occupate in questi anni della natura originale e multiforme del parco nazionale delle Foreste casentinesi. Ma forse raramente ci si era concentrati con altrettanta curiositร  e passione, prima che sulla storia e la ricchezza ambientale, sulla sua biodiversitร  umana. Ed in effetti tantissimi sono i chilometri e le direzioni indagate nei 36.000 ettari protetti, il โ€œluogoโ€ raccontato da Lucrezia Lo Bianco nel documentario โ€œRosso Casentinoโ€, andato in onda su Rai 5 ed in procinto di essere trasmesso anche su Rai 3.

Quel lavoro, che ha ottenuto buoni ascolti e decisi commenti di apprezzamento, verrร  proiettato sul grande schermo venerdi sera al Centro creativo Casentino (via Umbro-casentinese, 1 โ€“ Bibbiena) alle 21. Saranno presenti Luca Santini, presidente del Parco, il musicista Massimo Giuntini e Lucrezia Lo Bianco, regista ed autrice del film.

Il Parco comprende unโ€™area nella quale lโ€™uomo ha sempre vissuto e lavorato, ma, a causa del massiccio esodo che si รจ verificato a partire dal secondo dopoguerra, il numero degli abitanti di quel tratto di Appennino si รจ ridotto, fino alla costituzione della riserva, a circa 1.500 persone. Lโ€™autrice รจ andata a scovarne qualcuna che ci abita da sempre, ma ha trovato anche molti che negli ultimi dieci anni hanno deciso di lasciare la cittร  e scelto di vivere nel Parco. Ed รจ riuscita a parlare anche con loro.

E le storie sono molte e si snodano, come i passi e i sentieri necessari a descriverle: la famiglia Ulivi, di Caโ€™ di Noce (Corniolo); Antonio e Giulia, i ragazzi che hanno recuperato la tradizione della stampa a ruggine di Santa Sofia (Peromatto), il cormamusista Massimo Giuntini, con atmosfere gotiche negli antichi castagneti di Camaldoli; Marzia, aretina che ha ha deciso di vivere nel bosco ed occuparsi di ospitalitร  allโ€™Imposto di Stia; Beppe โ€œdei due mondiโ€ (dalla Romagna al Sudamerica), finito a gestire un agriturismo, un castagneto ed un allevamento, alle Casine San Godenzo; Lando Landi che racconta il Panno Casentino dal punto di vista di chi ha vissuto da operaio i primi straordinari opifici della vallataโ€ฆ. Sarร  un racconto corale al quale ha partecipato anche la band della Casa del vento. La sua โ€œvoceโ€, lโ€™insegnante di scuola primaria Luca Lanzi, รจ andato coi suoi alunni a Vallucciole, nei luoghi che ricordano le stragi naziste.

E poi il Padre guardiano della Verna, Francesco Brasa; lโ€™avventura di Casa Santicchio, sugli antichi transiti dei pellegrini; i ricercatori che studiano le โ€œmigrazioniโ€ degli alberi sulla pressione del cambiamenti climatici e la โ€œcomunitร  musicaleโ€ di Renate e Andreas, tedeschi del Doccione in Vallesantaโ€ฆ Insomma un grande, imperdibile, racconto corale che parla che parla del rapporto inestricabile tra la ricchezza naturale e quella culturale.

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