Non c’è solo musica al Men/Go Music Fest 2024. Le prime giornate di questa speciale edizione dell’evento, a 20 anni esatti dalla prima, sono state anche l’occasione per apprendere le basi dello street art e dare carta bianca alla fantasia. Grazie a un laboratorio creativo organizzato dalla Cooperativa sociale Progetto 5 in collaborazione con l’Associazione DOG (Dentro l’orizzonte Giovanile) che, nella meravigliosa cornice del festival in programma al Prato di Arezzo fino a sabato 13 luglio, ha permesso ad alcuni ragazzi di familiarizzare con l’uso della bomboletta e le tecniche di sketching, per combattere il disagio giovanile con l’arte.
Un’iniziativa “differente” quella di Progetto 5 e DOG, che ha concluso in bellezza un interessante ciclo di laboratori pensato per i giovani e i loro bisogni. Nato nel contesto della più ampia progettualità de “I Cantieri del Gioco e della Creatività”, ha coinvolto gli studenti del Liceo delle Scienze Umane “Vittorio Colonna” di Arezzo. Affrontando il tema del disagio giovanile, ha dato vita a varie iniziative: un laboratorio di content creator con Farrago, incontri su affettività e sessualità in collaborazione con il Consultorio di Arezzo, e persino un originalissimo laboratorio di free style.
«Abbiamo organizzato laboratori che potessero occupare i giovani partendo dai loro bisogni» ha spiegato Novella Calamida di Progetto 5, che, assieme a Francesco Zarro, responsabile dell’area innovazione sociale della Cooperativa, ha lavorato alla progettualità de “I Cantieri del Gioco e della Creatività”. «C’è stata in primis una rilevazione dei bisogni attraverso un questionario messo a punto da DOG, girato per le strade, nelle scuole e ad eventi. Da lì siamo partiti per progettare i laboratori. E’ stato poi coinvolto il Liceo delle Scienze Umane di Arezzo e il progetto è così anche diventato un PCT mandato avanti per tutto l’anno scolastico, a cui hanno partecipato più di 90 studenti».
L’ultimo laboratorio in programma era quello che si è svolto proprio in questi giorni al Prato di Arezzo. Alcuni giovani hanno potuto conoscere e seguire le preziose lezioni del graffiti writer Michele Furia, in arte Ypsilon.
«Questi corsi – ha detto Michele Furia – sono stati un’opportunità per passare il testimone di ciò che ha salvato anche me dai miei disagi giovanili a chi ne sta vivendo adesso. L’obbiettivo non era tanto il lato tecnico, quanto far prendere consapevolezza ai ragazzi di un’alternativa che esiste, e che può essere riqualificante per la loro vita».
Il laboratorio si è svolto innanzitutto al Centro Giovani e Adolescenti “Arezzo Factory“, in Via Masaccio, dove, in un contesto più tranquillo e disteso, i ragazzi hanno potuto godersi un momento più di carattere formativo. Dopo di ché si è partiti subito con la pratica al Men/Go, al gazebo dell’Associazione DOG, presso cui erano stati allestiti appositi pannelli, bombolette spray, e tutto il necessario per permettere ai novelli street artists di esprimersi al meglio col disegno. L’ultima session artistica nel pomeriggio di ieri, mercoledì 10 luglio, poco prima dell’inizio dei concerti. I pannelli dipinti dai ragazzi rimarranno esposti in questi giorni al Prato di Arezzo, per la 20esima edizione del Men/Go Music Fest.