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Secondo l’agenzia del farmaco inglese, il vaccino Pfizer non è sicuro nelle donne in gravidanza

di Stefano Pezzola

Oggi decido di proporre di focalizzare la nostra attenzione sul nuovo “Rapporto di valutazione pubblica per il vaccino COVID-19 Pfizer BioNTech” redatto dalla Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari inglese ed aggiornato alla data del 16 agosto 2022.
A seguente link è possibile visualizzare il report in versione integrale:
https://www.gov.uk/government/publications/regulatory-approval-of-pfizer-biontech-vaccine-for-covid-19/summary-public-assessment-report-for-pfizerbiontech-covid-19-vaccine
Alcune doverose premesse.
Mi piacerebbe che i medici vaccinatori leggessero con attenzione la parte dedicata agli eccipienti (paragrafo 2.3).
Gli eccipienti saccarosio, cloruro di sodio, cloruro di potassio, fosfato di sodio bibasico diidrato, fosfato di potassio monobasico e acqua per preparazioni iniettabili sono tutti di gradi Ph. Eur., che sono accettabili.
Oltre a questi eccipienti, il vaccino contiene quattro lipidi, di cui due sono utilizzati in medicinali approvati (colesterolo e 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina, di seguito denominata DSPC) e due sono considerati nuovi in quanto non sono stati utilizzati in un medicinale autorizzato nel Regno Unito:
ALC-0315 ((4-idrossibutile)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato))
ALC-0159 (2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradeciletammide).
I lipidi hanno lo scopo di incapsulare l’mRNA sotto forma di una nanoparticella lipidica per aiutare l’ingresso delle cellule e la stabilità delle nanoparticelle di RNA / lipidi.
ALC-0315 è il componente lipidico cationico funzionale del prodotto farmacologico.
Quando incorporato nelle nanoparticelle lipidiche, aiuta a regolare il rilascio endosomiale dell’RNA.
Durante la produzione di prodotti farmaceutici, l’introduzione di una soluzione acquosa di RNA in una miscela lipidica etanolica contenente ALC-0315 a un pH specifico porta a un’interazione elettrostatica tra la spina dorsale dell’RNA caricata negativamente e il lipide cationico caricato positivamente.
Questa interazione elettrostatica porta all’incapsulamento della sostanza farmacologica RNA risultante nella formazione di particelle. Una volta che la nanoparticella lipidica viene assorbita dalla cellula, il basso pH dell’endosoma rende l’LNP fusogenico e consente il rilascio dell’RNA nel citosol.

Ne avevo già parlato il 13 aprile 2022 nell’articolo di cui al seguente link dal titolo “Le nanoparticelle lipidiche AL-0159 e AI-0315 sono veramente innocue?“:
https://www.arezzoweb.it/2022/le-nanoparticelle-lipidiche-al-0159-e-ai-0315-sono-veramente-innocue-530373.html
Mi piacerebbe che i medici di famiglia leggessero con attenzione la parte dedicata alla tossicità (paragrafo 3.4).

L’assenza di dati sulla tossicità riproduttiva riflette la velocità di sviluppo per identificare e selezionare prima il vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 per i test clinici e il suo rapido sviluppo per soddisfare le esigenze sanitarie urgenti in corso.
In linea di principio, una decisione sulla concessione di licenze per un vaccino potrebbe essere presa in queste circostanze senza dati provenienti da animali da studi di tossicità riproduttiva, ma ci sono studi in corso e questi saranno forniti quando disponibili.
Nel contesto dell’offerta ai sensi del regolamento 174, si ritiene che al momento non sia possibile fornire sufficienti rassicurazioni sull’uso sicuro del vaccino nelle donne in gravidanza: tuttavia, l’uso in donne in età fertile potrebbe essere sostenuto a condizione che gli operatori sanitari siano invitati a escludere una gravidanza nota o sospetta prima della vaccinazione.
Anche le donne che allattano al seno non dovrebbero essere vaccinate.
Queste sentenze riflettono l’assenza di dati al momento attuale e non riflettono una specifica constatazione di preoccupazione.
Ne avevo già parlato il 27 settembre 2021 nell’articolo di cui al seguente link dal titolo “Giu’ le mani dalle Mamme!“:
https://www.arezzoweb.it/2021/giu-le-mani-dalle-mamme-518656.html
Mi piacerebbe che i farmacisti leggessero con attenzione la parte dedicata alla f
armacocinetica (paragrafo 3.3).
Il principio attivo del vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 è N1-metilpseudouridina invece di uridina contenente mRNA che esprime la proteina spike SARS-CoV-2 a lunghezza intera con due mutazioni della prolina (P2 S) per bloccare la proteina transmembrana in una conformazione antigenicamente ottimale prefusione.
Il vaccino è formulato in nanoparticelle lipidiche (
LNP). L’LNP è composto da 4 lipidi: ALC-0315, ALC-0159, 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC) e colesterolo.
Dei quattro lipidi utilizzati come eccipienti nella formulazione 
LNP, due sono presenti in natura (colesterolo e DSPC) e saranno metabolizzati ed escreti come le loro controparti endogene.
Gli studi di farmacocinetica non sono stati condotti con il vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 e generalmente non sono considerati necessari per sostenere lo sviluppo e la concessione di licenze di prodotti vaccinali per le malattie infettive (OMS, 2005; OMS, 2014).
Il profilo ADME del vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 includeva la valutazione della farmacocinetica e del metabolismo dei due nuovi eccipienti lipidici (ALC-0315 e ALC-0159) nell’LNP e la potenziale biodistribuzione in vivo utilizzando l’espressione della luciferasi come reporter surrogato.
L’uomo non si può riporre nella scienza e nella tecnologia una fiducia così radicale e incondizionata da credere che il progresso scientifico e tecnologico possa spiegare ogni cosa e appagare completamente i suoi bisogni esistenziali e spirituali” (Benedetto XVI).

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