Al Teatro Comunale di Cavriglia va in scena “La nostra divina commedy”

Nuovo appuntamento al Comunale di Cavriglia con un’originale rivisitazione del poema dantesco

La seconda serata della rassegna l’“Urgenza del Teatro”, ospitata al Teatro Comunale, dedicata alle compagnie amatoriali del territorio e organizzata dal Comune e dalla Materiali Sonori, ospita un interessante progetto creato dall’Associazione Atracto in collaborazione con l’Associazione Culturale Masaccio. Si tratta di “La nostra Divina Commedy – come distruggere Dante in quattro e quattr’otto”, una messa in scena del poema dantesco che rivisita in modo del tutto originale i più importanti personaggi e le loro storie. Quindi vedremo Virgilio, Francesca, Beatrice, Caronte, il Conte Ugolino, Pia de’ Tolomei e lo stesso Dante, passando da Inferno, Purgatorio e Paradiso con un susseguirsi di racconti, battute, colpi di scena. Si tratta di una lettura insolita della Commedia con Stefania D’Amico, Alessia Centi, Leonardo Crulli, Tania Falsini, Lorenzo Giusti, Daniele Giuliani, Daniela Gori, Stefano Grazi, Laura Gullo, Laura Meucci, Simona Rotundo.

Il lavoro, scritto e diretto da Silvano Alpini, è stato realizzato all’interno del Laboratorio di Teatro dell’Associazione A.Tra.C.To. (Associazione Traumi Cranici Toscana), in collaborazione con l’Associazione Culturale Masaccio, come una delle tante attività utili ai partecipanti per il loro percorso riabilitativo e di reinserimento sociale. L’Atracto è un’associazione di volontariato nata per aiutare, informare e sostenere le persone coinvolte in un trauma e le loro famiglie ad affrontare e superare le difficoltà che si presentano a seguito di un evento che ha cambiato le loro vite.

Nel gruppo teatrale viene realizzato un lavoro di elaborazione dei testi e di messa in scena di temi proposti dal gruppo stesso insieme agli allievi dei corsi dell’Associazione Masaccio: “Perché la storia non si ripeta” e “Tutto inizia così” sono stati rappresentati negli scorsi anni e trattano rispettivamente il tema della shoah e della violenza sulle donne.

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