“Il fascismo non è uno scherzo. Spero, ma non ne sono convinto del tutto, che chi ha deciso di stampare la poesia di Mussolini e la sua M stilizzata sulla busta del pane non si reso conto di quello che stava facendo per ignoranza della storia” dichiara il Presidente dell’Associazione Partigiani d’Italia Arezzo.
“Questo episodio racconta, però, di quanto siano sempre più frequenti le gravi ostentazioni di una dittatura sanguinaria sulla cui apologia la legge dovrebbe essere ancora più chiara, come ha chiesto di recente anche il sindaco di Stazzema” aggiunge Roberto Del Gamba.
Fonte:
https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/il-fascismo-non-%C3%A8-uno-scherzo-quei-negozi-vanno-boicottati/ar-AA1h8d9Q?ocid=msedgntp&cvid=b16713027377496e8d93cab0107065e4&ei=8#image=1
L’intervento del Presidente ANPI Arezzo fa seguito alla denuncia di uno storico aretino che sulle buste del pane di un noto panificio aretino aveva riscontrato alcuni ispirati versi frutto della penna di Benito Mussolini.
“Amate il pane, cuore della casa, profumo della mensa. Onorate il pane, gloria dei campi, fragranza della terra, festa della vita. Rispettate il pane, sudore della fronte. Non sciupate il pane, ricchezza della patria“.
Fu il Duce a comporre la Preghiera del Pane, pubblicata per la prima volta sul “Popolo d’Italia” del 25 marzo 1928.
A distanza di 25 anni, le parole rivivono nelle buste utilizzate da due noti panifici di Arezzo per incartare i loro prodotti.
Con tanto di «M» finale, per non lasciare dubbi sulla loro paternità.