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Arezzo, una camminata notturna per il mese della salute maschile

Una camminata in notturna per sensibilizzare sull’importanza delle prevenzione nella lotta al tumore della prostata, del testicolo e alla sensibilizzazione verso la salute maschile. Si svolgerà martedì 12 novembre con ritrovo alle ore 20.45 al Parco Giotto e si snoderà lungo un percorso urbano di 5 chilometri. L’evento è stato organizzato grazie alla sinergia di Calcit Arezzo e l’Associazione A Piede Libero in collaborazione con Asl Toscana Sud Est in occasione del Mese della Prevenzione Urologica, e cioè novembre.

Il tumore alla prostata è il primo tumore per incidenza negli uomini ma non il primo per quanto riguarda la mortalità. In Toscana l’incidenza di tumore alla prostata è uno su 9 maschi e si stima che circa 15 mila toscani abbiano ricevuto nella propria vita una diagnosi per questo tipo di cancro.

È un tumore a lenta evoluzione che può manifestarsi nella fascia di età fra i 45 e gli 80 anni.
Ad Arezzo ogni anno vengono eseguiti dall’equipe del dr. Filippo Annino circa 160-170 interventi per l’asportazione del tumore prostatico a cui si sommano i pazienti che vengono sottoposti a trattamento radioterapico radicale.

«La diagnosi precoce è fondamentale per incrementare le percentuali di guarigione fino al 98-99% a 10 anni dalla diagnosi a seconda dell’istologia – spiega il dr. Filippo Annino, direttore UOC Urologia Ospedale Arezzo –. Non esiste uno screening diagnostico ufficiale come avviene per la mammografia, ma è consigliabile, in chiave di prevenzione, sottoporsi ad una visita annuale con l’Urologo ed effettuare, dai 45 anni di età, un esame del sangue per la valutazione del PSA, l’antigene prostatico specifico, una proteina prodotta dalla prostata i cui valori possono alterarsi in caso di tumore prostatico, ipertrofia prostatica benigna e prostatite: per questo va valutato il suo andamento nel tempo e dunque risulta utile eseguirlo periodicamente. La risonanza magnetica, invece, non va eseguita al primo aumento del PSA o a comparsa dei sintomi: è un esame che preferibilmente andrebbe suggerita dal medico specialista in Urologia qualora sia necessario approfondire il quadro diagnostico».

Per coloro con familiarità per tumore alla prostata, (1-2 consanguinei di 1° con tumore alla prostata) invece è necessario sottoporsi alla valutazione annuale del PSA già a partire dai 40 anni.

«Effettuare una visita annuale con l’Urologo è molto importante – prosegue il dr. Annino – anche per una valutazione del quadro urinario e della sfera sessuale. Una visita che è consigliabile iniziare in età adolescenziale o post pubertà per sensibilizzare e fare prevenzione verso un altro tipo di tumore maschile, quello al testicolo, per il quale è importante l’autopalpazione testicolare mensile: in caso di un nodulo sospetto è necessario fare subito una visita con il medico urologo. Il tumore al testicolo in Italia interessa circa 1000/1500 uomini fra i 15 e i 35 anni. È un tumore che, se
individuato precemente, garantisce una guarigione nel 99% dei casi».

Il tumore al testicolo, a differenza di quello prostatico, ha una rapida crescita e per questo non serve eseguire ecografie periodiche ma è molto importante che i ragazzi e gli uomini in generale si controllino da soli per poter intervenire tempestivamente.
«Per apprendere come fare l’autopalpazione – prosegue il dr. Annino – è importante far fare una visita urologica ai propri figli già in età peri-postpuberale (dai 12-13 anni). Visita che può aiutare il giovane ad affrontare nel modo corretto la propria sessualità e comprendere il proprio sviluppo, sciogliere timori di relazione o di intimità, affrontare tabù e timidezza e semplificare il confronto con l’adulto aprendo al dialogo padre-figlio in relazione alla propria intimità, superando insicurezze e paure di natura psicosessuologica che possono limitare la vita di relazione. Fare una visita urologica subito dopo la pubertà e nella vita adulta è di fondamentale importanza non solo per curare e prevenire le malattie, bensì è il primo passo per diventare uomini coscienti della propria fisicità e della propria salute e può avere un grande valore educativo».

Un altro aspetto sul quale il dr. Filippo Annino si concentra è l’importanza della vaccinazione contro l’Hpv (Papilloma Virus), un virus che può favorire lo sviluppo di tumori genitali nella donna ma anche negli uomini provocando il tumore al pene: «Vaccinarsi contro l’HPV è importante per proteggere la propria salute e quella della propria partner».

«Il mese della prevenzione maschile, il Novembre dell’Uomo, noto anche con Movember (Moustache in November) – conclude Annino – non solo affronta la prevenzione oncologica ma si estende al concetto più ampio di salute e benessere psicologico. La malattia oncologica, infatti, colpisce anche la sfera della sessualità generando molto spesso nell’uomo un senso di inadeguatezza e il timore di insuccesso personale o relazionale. Questo mese serve anche a fare luce su questo aspetto».

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