“Azioni e risorse per costruire opportunità”: la seconda edizione del progetto Arco

Si chiama “Arco, azioni e risorse per costruire opportunità”. E’ il progetto di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate attivato per la zona Valdarno e finanziato dalla Regione Toscana (avviso pubblico “Servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate- seconda edizione”)  nell’ambito delle iniziative sostenute dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2022.

Il programma si propone di strutturare un modello organizzativo integrato di presa in carico (ecologico, multi-disciplinare, pattizio) e di inclusione sociale attiva e responsabile per persone disoccupate o inoccupate in condizione di svantaggio socio economico e in situazione di vulnerabilità in carico ai servizi sociali territoriali.

A guidare l’associazione temporanea di scopo è la Cooperativa sociale Lego insieme al Comune di San Giovanni Valdarno, quale ente sede della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno, all’azienda Usl Toscana sud est, ad Athena Srl, al consorzio Coob e a Cinpa.
Gli obiettivi e le azioni del percorso sono state presentate questa mattina alla conferenza stampa nella città del Marzocco  alla quale hanno partecipato Valentina Vadi, presidente della conferenza zonale dei sindaci del Valdarno, Stefania Magi, direttrice distretto socio sanitario del Valdarno Asl Toscana sud est e Alessia Argentieri, direzione attività di supporto Cooperativa sociale Lego.

“Si tratta di un progetto molto importante”, ha dichiarato Valentina Vadi, presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno, “che supporta e sostiene, con percorsi individualizzati, le persone che, nel nostro territorio, per varie motivazioni, si trovano ad affrontare una difficoltà di natura lavorativa e occupazionale. Questo progetto di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate attivato per la zona Valdarno è finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito delle iniziative sostenute dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2022. Ringrazio tutti i partner del progetto, a cominciare dalla Direzione di Zona Distretto e dalla Cooperativa sociale Lego che rendono possibile l’attuazione concreta di questa opportunità nel nostro territorio”.

“La mission della Asl – sottolinea Stefania Magi, direttrice distretto socio sanitario del Valdarno Asl Toscana sud est – è il benessere dei cittadini del territorio, e siamo ben lieti di collaborare a questo obiettivo con gli altri enti , in particolare ringrazio il comune di san Giovanni Valdarno, la cooperativa Lego e gli altri partners oltre al centro per l’impiego. Sappiamo bene infatti che la salute non si produce solo negli ospedali e negli ambulatori, che incidono in misura non superiore al 20% secondo l’Oms. Il lavoro è un formidabile determinante di salute, baluardo di prevenzione contro molte malattie favorite dall’isolamento e dalla povertà (disagio mentale, dipendenze, malattie cardiovascolari ecc.), e strumento di riabilitazione (non a caso il progetto includerà giovani che a scuola hanno avuto bisogni educativi speciali). Il lavoro oggi non manca, quello che è carente è l’abbinamento domanda offerta, ancora più complesso quando l’offerta di lavoro è condizionata da fattori di svantaggio. Il progetto collega le persone in situazioni di fragilità con il tessuto produttivo del territorio ed il centro per l’impiego, per formare le persone verso obiettivi lavorativi realistici e dare un’opportunità”.

Il progetto, attivato nei comuni di Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini, offrirà percorsi formativi, percorsi di orientamento, bilancio delle competenze, costruzione del curriculum vitae, accompagnamento all’inserimento lavorativo, tirocini retribuiti e tutoraggio personalizzato a 45 persone residenti nel comune del Valdarno aretino e in carico ai servizi sociali territoriali.

Scopo del progetto è aumentare la capacità di trovare lavoro del target individuato assicurando un dialogo costante con le imprese e fornendo risposte differenziate in funzione delle caratteristiche e dei bisogni dei singoli destinatari. Oltre a ciò, si propone di consolidare, integrare, coordinare, completare un modello per l’occupabilità della zona Valdarno sostenibile nel tempo, in collaborazione con gli enti pubblici partner di progetto. Necessario sarà promuovere concretamente processi di empowerment, autonomia a livello personale, familiare e sociale per ridurre la condizione di svantaggio e incoraggiare pari opportunità per coloro che incontrano maggiori difficoltà di inclusione sociale e lavorativa e in particolare per le donne, operando a livello sistemico per il superamento delle barriere presenti mediante lo strumento dei tirocini di inclusione sociale. Infine il progetto mira a favorire la costruzione di comunità inclusive, sostenibili, resilienti mediante un approccio generativo.

Un team di esperti composto da varie figure professionali (assistente sociale, psicologo, mediatore culturale, orientatore, tutor stage) concretizzerà la presa in carico del singolo soggetto intervenendo nelle distinte fasi del percorso e nell’attivazione di misure diverse a seconda dei bisogni. Il team avrà infine il compito di monitorare e mappare le opportunità di inserimento lavorativo presenti sul territorio per incrociarle con le caratteristiche e le competenze possedute dai partecipanti al progetto.

“Cooperativa Lego – spiega Alessia Argentieri, direzione attività di supporto – gestisce, per la conferenza zonale del Valdarno aretino, i progetti e i servizi di inclusione sociale in cui si inserisce anche il progetto Arco2. CoopLego è alla seconda esperienza di gestione di un progetto a valere sull’avviso regionale Servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate (Fondo sviluppo e coesione). La prima edizione, nonostante si sia svolta in parte nel periodo Covid, ha ottenuto ottimi risultati sia in termini di soggetti coinvolti sia di inserimenti lavorativi concretizzati. Il progetto Arco2 costituisce quindi un’opportunità importante in quanto propone ai partecipanti un percorso integrato di azioni: bilancio delle competenze, corsi di formazione con rilascio di attestato di frequenza, assistenza per la redazione di un curriculum efficace per sostenere un colloquio di lavoro, orientamento e attivazione di 22 tirocini retribuiti che costituiscono un’occasione per conoscere e farsi conoscere dalle aziende che operano nel nostro territorio. E sono proprio le esperienze retribuite di stage in azienda che possono rivelarsi un primo passo importante verso l’inserimento lavorativo come è successo per alcuni nostri allievi nell’edizione precedente del progetto Arco”.

Il progetto Arco, giunto alla sue seconda edizione, è stato finanziato per oltre 240mila euro grazie all’avviso pubblico per servizi di accompagnamento per persone svantaggiate della Regione Toscana, fondo Sviluppo e coesione e durerà 24 mesi.

Per partecipare al progetto è necessario essere disoccupati/inoccupati, iscritti al Centro per l’impiego, residenti in uno dei comuni del Valdarno aretino ed avere le caratteristiche per essere presi in carico dai servizi sociali territoriali. Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi agli uffici del segretariato sociale del comune di residenza.

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