Bruno Danovaro, campione mondiale di arti marziali imbattuto da 119 match, ha recentemente consolidato il suo record a Tarquinia, dove ha sconfitto il lottatore svizzero Manfred Otiz in un combattimento di lotta tradizionale.
Nato a Genova ma milanese di adozione, Danovaro continua a sorprendere non solo per la sua straordinaria longevità sportiva ma anche per i suoi primati nelle discipline più varie, dalla pesistica professionistica alle arti marziali a contatto pieno.
Divergente dallo stereotipo dell’atleta tutto muscoli, Danovaro è noto per la sua gentilezza, cultura e impegno filantropico. È un fervente promotore dello sport come strumento educativo e di crescita personale.
Recentemente, Danovaro ha fatto ritorno ad Arezzo, città alla quale è particolarmente legato. Qui, anni fa, la casa editrice Limina pubblicò la sua biografia, scritta da Claudio De Carli del quotidiano Il Giornale, sotto la cura dell’editore Enrico Mattesini, recentemente scomparso. Il libro, inserito nella collana “Storie e Miti”, fu premiato dal C.O.N.I. per il suo valore culturale e sportivo.
In questi giorni, Danovaro si trova ad Arezzo per rendere omaggio a Mattesini, un amico e collaboratore con cui ha condiviso molti momenti significativi, riconoscendo l’importanza della sua figura sia nella sua carriera che nella sua vita personale.