Tessuti preziosi, cristalli, pietre, piume, copricapi e maschere di cartapesta. Uno spettacolo meraviglioso capace di incantare grandi e piccini con le sue forme e colori. Le maschere barocche realizzate a mano dagli artigiani e dalla comunità degli abitanti del piccolo borgo toscano di Castiglion Fibocchi, sfileranno a San Giovanni Valdarno in corso Italia domenica 16 marzo dalle ore 15.
Chi erano i figli di Bocco? Ma soprattutto: chi era Bocco? Ottaviano Pazzi, detto appunto “Bocco” per il suo aspetto un po’ deforme, era l’antico reggente del castello. Ai suoi figli lasciò in eredità l’intera gestione del villaggio, ma anche l’onere di dare il nome a questi tradizionali festeggiamenti. È quasi certo che questa ricorrenza abbia attraversato i secoli: pare che già intorno all’anno Mille ci si divertisse con giornate di carnevale molto particolari e rinomate in tutto il circondario.
Ciò che è invece non lascia spazio a dubbi è la bellezza della manifestazione che ancora oggi viene celebrata. I figuranti sfilano agghindanti con sfarzosi abiti barocchi, con il volto celato da maschere colorate ed eleganti che raccontano i vari personaggi. Il posto d’onore è rivestito da Re Bacco, che domina incontrastato e che è l’anima della festa, ma lo seguono regine, principesse, fate, maghi e arlecchini. Questo corteo dal sapore veneziano scorrerà come un fiume colorato.
La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco di San Giovanni Valdarno in collaborazione con il Comune di San Giovanni Valdarno e il foto club Il Palazzaccio.
Come da ordinanza sindacale durante la manifestazione è vietato utilizzo bombolette spray che potrebbero danneggiare i vestiti dei figuranti. Sono invece consentiti coriandoli e stelle filanti di carta.