Con queste parole i Consiglieri Pd Vincenzo Ceccarelli e Lucia de Robertis, intervengono nuovamente, anche a seguito dei recenti fatti di cronaca avvenuti a danno di aziende orafe del comprensorio di Arezzo per ribadire l’urgenza di sicurezza che emerge dai territori e alla quale il Governo non sta dando risposte.
“La tutela e la sicurezza del settore orafo è fondamentale per l’economia di Arezzo e di tutta la provincia. Devono essere individuate misure in grado di garantire la sicurezza degli operatori e delle stesse aziende partendo dal rafforzamento degli organici delle Forze dell’Ordine. Il Governo deve intervenire con urgenza.
E’ paradossale che lo Stato spenda circa un miliardo di euro per costruire dei centri che somigliano a campi di prigionia in Albania, con modalità e riferimenti legislativi quando meno discutibili, e si abbandoni a se stessa la vera sicurezza nei territori. Questo è ciò che emerge chiaramente dalle azioni del governo Meloni. La provincia di Arezzo, nota per la sua eccellenza orafa, ha subito negli ultimi anni un significativo aumento delle rapine ai danni delle attività di settore. Questi episodi rappresentano una ferita non solo per il tessuto economico locale, ma anche per la sicurezza percepita dai cittadini. Desideriamo esprimere solidarietà e vicinanza a chi ha subìto rapine ed alle forze dell’ordine che con pochi mezzi fanno il loro lavoro. Mentre il governo centrale non ha ancora messo in campo misure adeguate per rafforzare la sicurezza dei territori e sostenere il comparto orafo, la Regione Toscana si è distinta per un approccio proattivo.
A testimonianza di questo impegno, proseguono Ceccarelli e De Robertis, ricordiamo che nel luglio scorso abbiamo presentato una mozione in consiglio regionale proprio per sollecitare gli interventi del Governo in questo settore, ma non sembra che sia stata ascoltata. La Regione nel frattempo ha fatto la sua parte, nell’ambito delle proprie competenze. Ricordiamo che ha investito quasi 2 milioni di euro negli ultimi due anni per implementare sistemi di videosorveglianza in 70 comuni della regione, offrendo un supporto concreto per il controllo e la prevenzione della criminalità. Questo intervento si affianca ad altre misure regionali volte a tutelare l’economia locale e la sicurezza dei cittadini, dimostrando come la Regione sia in prima linea per colmare le lacune lasciate dall’esecutivo nazionale.
È fondamentale, concludono i consiglieri PD, che il governo centrale risponda con azioni concrete e coordinate per affrontare l’emergenza sicurezza e sostenere le comunità più esposte a fenomeni criminali. Solo unendo gli sforzi sarà possibile garantire un ambiente più sicuro e sostenibile per tutte le industrie toscane a cominciare dal comparto orafo aretino.”