Il personale della Polizia di Stato di Arezzo ha portato a termine una complessa e articolata attività di indagine mirata alla repressione dei reati legati allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di cittadine di nazionalità cinese. L’indagine ha riguardato un ‘centro massaggi’ aperto nel territorio comunale, apparentemente strutturato come un normale centro benessere, ma che in realtà offriva prestazioni e servizi di natura sessuale.
La meticolosa attività investigativa è consistita in capillari controlli delle utenze utilizzate per pubblicizzare le attività sessuali esplicite su internet, frequenti verifiche per identificare i titolari della ditta coinvolti nei traffici illeciti, e ripetuti appostamenti nelle zone adiacenti al locale per identificare la clientela assidua.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, che ha disposto l’esecuzione di perquisizioni locali e personali. A seguito di queste attività, tre cittadini cinesi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 3 comma 8 della Legge Merlin.
Nella mattinata del 27 novembre, gli agenti hanno eseguito un decreto di Sequestro Preventivo sull’immobile utilizzato come centro massaggi, come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Arezzo. Alla fine dell’intervento, sono stati apposti i sigilli alla struttura.
Attesa la fase preliminare in cui si trova il procedimento, resta ferma la presunzione di innocenza delle persone coinvolte.