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Cochrane: “l’uso di mascherine fa poca o nessuna differenza nell’esito dell’infezione Covid-19”

di Stefano Pezzola

Il Database delle Revisioni Sistematiche Cochrane (CDSR) è la principale risorsa sulle revisioni sistematiche in campo sanitario.
Include le revisioni sistematiche Cochrane, i protocolli delle revisioni sistematiche Cochrane e gli editoriali.
Occasionalmente ci possono essere anche supplementi.
E’ regolarmente aggiornato con la modalità “pubblica quando la revisione è pronta“, andando a costituire numeri mensili.
Si tratta di una raccolta di sei database che contengono diversi tipi di prove di efficacia, indipendenti e di alta qualità, con lo scopo di supportare il processo decisionale nell’assistenza sanitaria, e un settimo database che fornisce informazioni sui gruppi Cochrane.
In data 30 gennaio 2023 è stato pubblicato uno studio scientifico dal titolo “Interventi fisici per interrompere o ridurre la diffusione di virus respiratori” redatto dal team del dr. Tom Jefferson dell’università di Oxford.
Al seguente link lo studio che ha come obbiettivo di valutare l’efficacia degli interventi fisici per interrompere o ridurre la diffusione di virus respiratori acuti.:
https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD006207.pub6/full
Clicca sotto per scaricare lo studio integrale in formato pdf
Jefferson_et_al-2023-Cochrane_Database_of_Systematic_Reviews
Gli studiosi nell’introduzione evidenziano che “le epidemie virali o le pandemie di infezioni respiratorie acute (ARI) rappresentano una minaccia globale. Esempi sono l’influenza (H1N1) causata dal virus H1N1pdm09 nel 2009, la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) nel 2003 e la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) causata da SARS-CoV-2 nel 2019. I farmaci antivirali e i vaccini possono essere insufficienti per prevenirne la diffusione. Questo è un aggiornamento di una Cochrane Review pubblicata l’ultima volta nel 2020. Includiamo i risultati degli studi dell’attuale pandemia di COVID-19“.
Leggiamo adesso in modo molto schematico e sintetico i risultati della ricerca molto accurata.
Mascherine medico/chirurgiche rispetto a nessuna mascherina
Indossare mascherine nella comunità fa poca o nessuna differenza per l’esito della malattia simil-influenzale (ILI)/COVID-19 rispetto al non indossare maschere (rapporto di rischio (RR) 0,95, intervallo di confidenza al 95% (CI) da 0,84 a 1,09; 9 studi, 276.917 partecipanti).
Mascherine FFP2 rispetto alle mascherine medico/chirurgiche
Siamo molto incerti sugli effetti delle mascherine FFP2 rispetto alle mascherine medico/chirurgiche sull’esito della malattia respiratoria clinica (RR 0,70, IC 95% da 0,45 a 1,10; 3 studi, 7779 partecipanti; evidenze di certezza molto basse). Le mascherine FFP2 rispetto alle mascherine medico/chirurgiche possono essere efficaci per ILI (RR 0,82, IC 95% da 0,66 a 1,03; 5 studi, 8407 partecipanti; evidenza di bassa certezza). L’evidenza è limitata dall’imprecisione e dall’eterogeneità di questi risultati soggettivi. L’uso di una mascherina FFP2 rispetto alle mascherine mediche / chirurgiche fa poca o nessuna differenza per l’esito oggettivo e più preciso dell’infezione influenzale confermata in laboratorio (RR 1,10, IC 95% da 0,90 a 1,34; 5 studi, 8407 partecipanti; evidenza di certezza moderata).
Il team di Oxford conclude affermando che “i risultati aggregati non hanno mostrato una chiara riduzione dell’infezione virale respiratoria con l’uso di mascherine medico-chirurgiche. Non ci sono state chiare differenze tra l’uso di mascherine mediche/chirurgiche rispetto alle mascherina FFP2 negli operatori sanitari quando utilizzati nelle cure di routine per ridurre l’infezione virale respiratoria“.

Intanto in Svezia un giornalista chiede al dr. Anders Tegnell che dal 2013 svolge la funzione pubblica di epidemiologo di Stato: “cosa pensa di questa mascherina?“.
Il dr. Tegnell risponde: “probabilmente è piu’ un simbolo che altro“.

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