Come il Fascismo gestì gli enti locali cortonesi: ne parla Mario Parigi all’auditorium Ducci

Il ciclo di conferenze “Il Fascismo da movimento a regime nel territorio aretino, 1914-1926”, organizzato dalla Società storica aretina con il patrocinio del Comune di Arezzo, prosegue martedì 28 novembre. Alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Mario Parigi parlerà della gestione degli enti locali cortonesi da parte del Fascismo.

Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze si propone di mettere a fuoco le drammatiche vicende che nell’arco di una dozzina di anni portarono il Fascismo a prendere il potere, con la violenza e con la connivenza delle istituzioni e dei cosiddetti “poteri forti”, e ad assumere il controllo degli enti locali nel territorio aretino.

Alle elezioni amministrative di Cortona del 22 novembre 1922, subito dopo la “marcia su Roma”, alle quali non presero parte socialisti, popolari e democratici, i fascisti fecero la parte del leone all’interno del ‘listone’ del Blocco nazionale, ottenendo 15 dei 30 consiglieri comunali. Gli altri andarono a liberali, combattenti ed agrari.

Si ebbe così un’Amministrazione fascista, con sindaco il capitano Montagnoni, che succedette alla precedente giunta socialista. Gli anni seguenti furono caratterizzati dall’emarginazione dei liberali e dall’isolamento dei pochi socialisti rimasti. Alle ‘politiche’ del 1924 le opposizioni si presentarono, ma il fascismo ottenne la straripante maggioranza dei voti (76,6 per cento). Nelle sue ricerche il relatore si è avvalso di documenti conservati nell’Archivio Centrale dello Stato di Roma, nell’Archivio di Stato di Arezzo, in quello comunale di Cortona e di fonti giornalistiche.

Mario Parigi, già commissario capo della Polizia di Stato, si è laureato in Lettere e in Scienze storiche e filosofiche presso l’Università degli Studi di Siena. Membro dell’Accademia etrusca di Cortona, della Società storica aretina, dell’Accademia Petrarca di Arezzo e della Fondazione “Nicodemo Settembrini” di Cortona, alterna l’attività di giornalista con la ricerca storica, dedicando particolare attenzione all’epoca contemporanea. Ha pubblicato i libri “Le origini del fascismo a Cortona, 1919-1925” e “Vannuccio Faralli: storia di un’Italia dimenticata”, entrambi con l’editore FrancoAngeli di Milano, ed ha curato, con Agostino Coradeschi, “Arezzo dalla dichiarazione di guerra al referendum istituzionale, 1940-1946” (Carocci, 2008).

Il ciclo di conferenze della Società storica aretina si concluderà il 5 dicembre quando Alessandro Garofoli parlerà, sempre all’Auditorium Ducci, dell’operato del Fascismo nelle istituzioni locali della città di Arezzo.

Le conferenze sono ad ingresso libero e gratuito.

Mario Parigi

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