AREZZO – Il Comitato spontaneo di Cittadini per proteggere i 60 pioppi lungo il torrente Castro in via Campanacci si è mobilitato contro l’abbattimento degli alberi previsti per consentire i lavori di rifacimento delle tubature e l’allargamento dell’argine. Durante l’intervista, Gabriele Nardoni, portavoce del comitato, ha spiegato la loro posizione: “Non siamo tecnici, ma siamo convinti che si possa fare meglio, rispettando la qualità della vita dei cittadini”.
Secondo il comitato, i lavori potrebbero essere eseguiti senza necessariamente eliminare i pioppi, simbolo del quartiere. “Tra l’argine e i pioppi ci sono almeno 4-5 metri di spazio. Volendo, i lavori si possono fare senza soluzioni estreme, ma con un intervento di manutenzione ordinaria, potando e mantenendo gli alberi”, ha precisato Nardoni.
I 60 pioppi, descritti come un patrimonio unico nel comune di Arezzo, non rappresenterebbero un pericolo, essendo pioppi maschi che non producono polline fastidioso e che possono essere preservati con le giuste cure.
L’intervento del comitato ha già portato a un primo successo: l’abbattimento è stato temporaneamente sospeso. Tuttavia, i membri del comitato restano vigili. “Se necessario, torneremo a farci sentire. Ci hanno promesso di convocarci e ascoltare le nostre esigenze”, ha spiegato Nardoni.
L’obiettivo del comitato è chiaro: trovare soluzioni alternative per tutelare l’ambiente e il benessere dei cittadini, senza rinunciare a un dialogo costruttivo con le istituzioni.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se sarà possibile raggiungere un compromesso tra esigenze tecniche e tutela del verde urbano.