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Confagricoltura Arezzo: le aziende primo presidio contro rischi sanitari

Il presidente di Confagricoltura Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli intervenendo nella giornata di apertura del Forum Risk Management, dopo aver portato i saluti del presidente nazionale Massimiliano Giansanti, ha fatto il punto sulla forte correlazione che lega agricoltura e zootecnia alla tutela della salute pubblica.

«L’agricoltura svolge un ruolo strategico ed interconnette salute umana, animale ed ambientale – dichiara Carlo Bartolini Baldelli – gli impegni del settore primario in termini di tutela dell’ecosistema sono stanti importanti ed i risultati ci sono. La tecnologia e la digitalizzazione sono alleati preziosi delle nostre imprese e contribuiscono a migliorare efficienza e sostenibilità».

Riguardo alla sicurezza alimentare gli agricoltori svolgono un ruolo di primo piano poiché garantiscono l’attività di controllo sin dall’origine della filiera. A ciò si aggiungono importanti presidi come il ‘sistema di allerta rapido europeo’ che permette di comunicare velocemente, tra paesi membri, eventuali rischi legati al cibo, ai mangimi o a materiali a contatto con gli alimenti. Questo sistema va sempre più rafforzato favorendo una maggiore interoperabilità dei dati.

Risulta inoltre fondamentale continuare ad investire in ricerca ed innovazione per sviluppare tecnologie avanzate e modelli predittivi, capaci di affrontare sfide globali come il cambiamento climatico e le emergenze sanitarie. Fra queste, anche il tema della resistenza agli antibiotici, di cui è stata celebrata la settimana internazionale di sensibilizzazione, è una sfida che vede unite agricoltura, salute animale e salute umana.

Il futuro dell’agricoltura richiede una sinergia ancora più stretta tra settore agricolo e sanitario, seguendo il principio del ‘one health’ prendendo atto, quindi, che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema sono indissolubilmente legate tra loro.

Al contempo va anche riconosciuto il ruolo degli agricoltori quali partner strategici nella prevenzione delle emergenze sanitarie. La loro collaborazione con le istituzioni, anche per il tramite delle associazioni di categoria, è una formula di garanzia per un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.

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