L’opposizione del Patriziato Aretino ai Nuovi Feudi nel Seicento

Ultimo incontro del ciclo sui feudi del territorio aretino organizzato dalla Societร  Storica di Arezzo

Ultima conferenza del ciclo sui feudi del territorio aretino durante lโ€™etร  moderna, organizzato dalla Societร  storica con il patrocinio del Comune di Arezzo.

Martedรฌ 3 dicembre, alle ore 17,30, allโ€™Auditorium Ducci di via Cesalpino, Luca Berti riferisce sullโ€™atteggiamento del ceto dirigente aretino del Seicento di fronte allโ€™ipotesi di creare nuovi feudi nel territorio piรน prossimo alla cittร .

Curato dallo stesso Berti, il ciclo si propone di indagare struttura, rilevanza e consistenza dellโ€™istituto feudale nella Toscana moderna, e in particolare nel territorio aretino, fino al termine del Settecento, prima con i Medici, poi con gli Asburgo-Lorena subentrati nel 1737 nel governo del granducato.

L'opposizione del Patriziato Aretino ai Nuovi Feudi nel Seicento
L’opposizione del Patriziato Aretino ai Nuovi Feudi nel Seicento

Pur facendo parte a pieno titolo dellโ€™aristocrazia toscana, il patriziato aretino manifesta una netta avversione, sia alle magistrature centrali di Firenze, sia al granduca Ferdinando II dei Medici (1621-1670), di fronte alle ipotesi di infeudare territori particolarmente vicini alla cittร . Riesce cosรฌ ad evitare che vengano sottratti alla propria autoritร  prima il โ€œcastelloโ€ di Policiano, poi tutta la podesteria di Civitella della Chiana, ma non Montecchio Vesponi che nel dicembre 1641 รจ assegnato al marchese Tommaso Capponi.

Alla base di questa opposizione stanno motivi di ordine economico, fiscale e giudiziario, ma anche la consapevolezza della violazione dei patti a suo tempo firmati con la Repubblica fiorentina e della lesione degli interessi e del prestigio di Arezzo determinati dalla nuova situazione.

Laureato in Sociologia allโ€™Universitร  di Trento, archivista e giornalista pubblicista, giร  funzionario comunale, Luca Berti รจ stato uno stretto collaboratore del sindaco Ducci, ha costituito l’Archivio storico postunitario del Comune ed ha introdotto importanti innovazioni nella gestione dei flussi documentali dell’ente.

รˆ presidente della Societร  storica aretina (della quale fu uno dei promotori) e ne dirige il periodico โ€œNotizie di Storiaโ€ dalla fondazione. Ha indirizzato la sua attivitร  di ricerca verso la storia aretina e toscana in epoca tardo-medioevale e moderna.

Fa parte della Deputazione regionale di Storia Patria, dellโ€™Accademia Etrusca di Cortona, dellโ€™Accademia Petrarca di Arezzo e del comitato scientifico degli โ€œAnnali Aretiniโ€ della Fraternita dei Laici. Ha allโ€™attivo saggi, monografie, edizioni di fonti e numerose curatele di volumi miscellanei.

Le conferenze della Societร  storica aretina, che sono ad ingresso libero e gratuito, riprenderanno dopo le festivitร  di fine anno quando si tornerร  a parlare dei processi di formazione e di istruzione nellโ€™Aretino dallโ€™epoca medievale al Novecento.

ยฉ Riproduzione riservata

I piรน letti