Dopo un munito di raccoglimento in memoria di Carlo Benucci richiesto da Roberto Cucciniello, la prima interrogazione è stata presentata dai consiglieri comunali Alessandro Caneschi e Giovanni Donati e ha avuto per oggetto il recente avviso pubblico per il campo sportivo di Pratantico: “ci preme garantire l’utilizzo dell’impianto a favore di una società sportiva, nata otto anni fa e costituita dagli abitanti della frazione.
L’attuale bando segue lo schema oramai prevalente della gestione venticinquennale che privatizza di fatto gli impianti e li toglie dalla disponibilità pubblica, trascurando la funzione sociale delle società di paese che vengono tagliate fuori”.
L’assessore Federico Scapecchi ha ricordato che “sulla base della legge regionale che regola l’utilizzo degli impianti sportivi, la modalità di affidamento che stiamo seguendo è assolutamente conforme. Così come è in linea con quella normativa premiare, sulla base dei bandi, le società sportive che eseguono opere di riqualificazione.
Oltre a questo, sempre la legge regionale specifica che necessita una ‘garanzia di imparzialità’ a favore di tutti i soggetti sportivi, che hanno diritto a utilizzare l’impianto. Ciò significa che il gestore programma le proprie attività ma deve favorire un accesso generalizzato, in orari ovviamente congrui. E questo succederà anche per Pratantico senza alcuna privatizzazione. L’amministrazione comunale peraltro con il voucher sport che abbiamo introdotto tre anni fa, risponde alla vocazione ‘sociale’ dello sport a cui crediamo molto”.
Vocazione confermata anche dal sindaco Alessandro Ghinelli che ha ricordato la sua partecipazione a un recente incontro internazionale in Francia, “presso Parigi, in un sobborgo che per dimensioni può essere paragonato ad Arezzo. È emerso proprio il tema del rapporto con l’inclusività, che intendiamo sposare, a dimostrazione di quanto sia viva la nostra consapevolezza della funzione dello sport”.
Michele Menchetti ha chiesto spiegazioni sulla chiusura del parco dell’anfiteatro causata dalla caduta di un albero. “La riapertura è slittata più volte. Esiste un accordo tra Comune di Arezzo e direzione del museo proprio su quest’area, ancora però non fruibile”.
L’assessore Alessandro Casi: “il parco è di proprietà della direzione regionale dei musei della Toscana che ci ha coinvolto a seguito del pino caduto. Dopo di che, la direzione museale ha lavorato alla stesura di una relazione molto circostanziata da cui sono emersi tutti gli interventi per mettere in sicurezza l’area e che riguardano numerose piante. Considerato l’impegno necessario, oggi non posso sbilanciarmi sui tempi ma l’amministrazione intende partecipare allo sforzo dell’ente museale per risolvere ogni situazione”.
Simon Pietro Palazzo ha ricordato il susseguirsi di notizie su stazione alta velocità e lavori sulla Due Mari: “due infrastrutture sulle quali alcune proposte che abbiamo ricevuto risultano francamente irricevibili”.
Il sindaco Alessandro Ghinelli: “per quanto riguarda la Due Mari, infrastruttura attesa da questo territorio da 40 anni, sembra che il ministero sia disponibile a mettere le campo le risorse necessarie per la sua realizzazione. Entrando in aspetti più specificatamente tecnici, la posizione del Comune, oggetto di dibattito anche in quest’aula, non eccepisce sul tracciato della Due Mari, eccetto l’esigenza di rivedere alcune criticità all’altezza dello svincolo della Magnanina. Ci saranno in merito ulteriori riunioni per aggiornare il progetto.
La realizzazione delle due bretelle, in particolare quella San Zeno-Ponte a Chiani, così come previste, ha un forte impatto su proprietà private e per lo sviluppo del tracciato in altezza sarebbe necessaria una movimentazione di terra da altre provincie, con annessa circolazione di mezzi pesanti. Il commissario ha dichiarato in conferenza dei servizi che l’Anas non ha intenzione di cambiare tracciato ma sembra essersi aperta la porta per una soluzione che prevede lo stralcio di questa bretella, da rimandare a un momento successivo e magari ripensandola. E questa per noi è una soluzione accettabile.
Per quanto riguarda la stazione Medioetruria, il tavolo tecnico ha partorito una localizzazione, quella di Creti, ma siamo in attesa delle motivazioni che sostengono quella scelta. Qualcosa potrà cambiare dopo che saremo venuti a conoscenza delle stesse. In questo momento, Arezzo città è servita dall’alta velocità grazie a servizi di collegamento con Milano e Roma. Se venisse realizzata una stazione a Creti, avremo un’infrastruttura a 40 minuti di auto, raggiungibile peraltro con una viabilità non adeguata.
Una scelta non accettabile per la nostra città. Se dovessimo trovarci di fronte all’alternativa o Rigutino o niente, preferisco la seconda ipotesi. Mi preme infine rimarcare come questo territorio manchi di unità d’intenti: questa città vive di industria e non capisco perché la componente produttiva più importante del territorio non abbia apposto alcuna firma in calce a una richiesta sacrosanta”.
Sul convegno dedicato a Oreste Ghinelli, Alessandro Caneschi ha illustrato un’interrogazione firmata dai gruppi del Pd, Arezzo 2020 e Movimento 5 Stelle:
“il patrocinio della presidenza del Consiglio Comunale ha sempre escluso eventi di carattere politico, tanto che a oggi ne è stato organizzato solo uno, sulla Multiutility. La presidenza non ha partecipato al convegno su Aldo Ducci mentre domani c’è quello dedicato all’ex segretario comunale del Msi.
Se ogni forza politica ha diritto di celebrare le personalità che vuole, non può farlo la presidenza del Consiglio Comunale che dovrebbe mantenere una terzietà rispetto a figure di parte. Oreste Ghinelli era distante dai valori antifascisti e all’opposizione delle giunte Ducci, non ha rinnegato la sua adesione alla Rsi e ha difeso persone accusate di fatti di terrorismo di matrice neofascista. Chiediamo se non sia il caso di cancellare l’evento”.
“Per quanto mi riguarda – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Luca Stella – quell’ideologia è morta e sepolta. Nello specifico, si tratta di un’iniziativa per celebrare un avvocato e un consigliere comunale che ha ricoperto quest’ultimo ruolo per 37 anni.
Questa presidenza è sempre disponibile a organizzare eventi, a prescindere da qualsiasi appartenenza politica, religiosa o di altro genere del protagonista. Sono dispiaciuto di non avere partecipato alla celebrazione di Aldo Ducci, magari lo avrei fatti se mi fosse stato richiesto”.
Mattia Delfini ha chiesto chiarimenti sulla “cosiddetta ‘sosta selvaggia’ adiacente al campo sportivo di Quarata. “Sono al corrente di un incontro tra gli assessori Federico Scapecchi, Alessandro Casi, la dirigenza della società sportiva e alcuni abitanti della frazione. È una problematica di risolvere e chiedo con quali soluzioni”.
L’assessore Federico Scapecchi ha ricordato che “le molte attività promosse della società sportiva in questione hanno comportato l’incremento della circolazione automobilistica e della sosta nei pressi dell’impianto.
I residenti hanno lamentato alcune criticità e abbiamo per questo valutato più soluzioni: nelle vicinanze dell’impianto c’è innanzitutto un’area verde che non è però opportuno trasformare in parcheggio vista la sua natura e la sua recente creazione. Per trovare nuovi stalli avremmo potuto acquisire nuovo terreno ma questo avrebbe comportato un inevitabile allungamento dei tempi. Abbiamo inoltre scartato l’ipotesi di nuovi parcheggi lungo la viabilità esistente perché avremmo dovuto modificare il senso di marcia della carreggiata trasformandola in senso unico, fattispecie che gli abitanti non hanno giudicato favorevolmente.
Abbiamo dunque scelto di installare dissuasori sui marciapiedi per evitare che vengano utilizzati per la sosta e di sfruttare la strada che costeggia la tribuna dell’impianto sportivo, convertendo quelli esistenti in parcheggi disegnati a lisca di pesce. Ricaveremo 25/30 posti ulteriori. È una prima risposta. Sarà mia cura comunque parlare con la PM e la società sportiva per rendere il meno impattanti possibile gli eventi che comportano consistenti affluenze di pubblico”.
Alessandro Caneschi e Giovanni Donati hanno chiesto chiarimenti sull’immobile posto in piazza Edo Gori 1: “un atto di indirizzo su quell’immobile approvato quasi all’unanimità chiedeva di poter valutare la possibilità di renderlo disponibile a favore del quartiere di Porta Santo Spirito, che oggi sconta mancanza di spazi, per ampliare la sua attività sociale e ricreativa. Si sono verificate le condizioni per addivenire a un’assegnazione di quei locali al quartiere”? L’assessore Alberto Merelli ha annunciato risposta scritta.